Lutto cittadino a Milano sabato per i funerali di DARIO FO, morto nel giorno in cui veniva assegnato il Nobel per la letteratura a Bob Dylan

Dario FoLa camera ardente per rendere omaggio a Dario Fo,  allestita nel foyer del Piccolo teatro Strehler, resterà aperta oggi (venerdì) dalle 12 a mezzanotte e sarà riaperta sabato dalle 8.30 fino a quando la salma sarà portata in piazza Duomo dove si terrà una cerimonia laica.  E per sabato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha proclamato il lutto cittadino. Un gesto di vicinanza e affetto – precisa il Comune in una nota – da parte dell’amministrazione e di tutta la città.

Dario Fo è morto proprio nel giorno in cui è stato assegnato il premio Nobel per la Letteratura – che lui ricevette nel 1997 – a Bob Dilan. Grande attore e drammaturgo, regista, scrittore, ma anche pittore, scenografo, indomito e originale protagonista persino della vita politica italiana, Dario Fo aveva 90 anni. Nel 1997 vinse il premio Nobel per la Letteratura. C’è un video del momento in cui apprese la notizia: era in automobile con Ambra Angiolini per una puntata di “Milano-Roma”.

Dario Fo attoreDario Fo da circa due settimane soffriva di forti dolori alla schiena a causa dell’acutizzarsi di una insufficienza respiratoria provocata da una malattia degenerativa per cui  era stato ricoverato da una decina di giorni in ospedale. La moglie, l’attrice Franca Rame, è morta a 84 anni nel maggio del 2013 nella loro abitazione di Porta Romana a Milano; per i suoi funerali laici Fo aveva recitato uno straordinario monologo. Franca aveva fatto coppia fissa con Dario sul palcoscenico e nella vita dal 1954.Dario e Franca Dario Fo e Franca

Il professore Delfino Luigi Legnani, direttore del reparto di pneumologia dell’ospedale Sacco di Milano, ha detto ai giornalisti che Dario Fo “ha sofferto molto per lo schiacciamento di una vertebra” e che i medici “non potevano fare di più”. Legnani ha spiegato che Fo è stato ricoverato “10 giorni fa in stato di insufficienza respiratoria legato a una patologia polmonare presente da anni. E che
il paziente è stato lucido e collaborante fino a ieri”. Ed ha aggiunto: “I suoi collaboratori mi hanno detto che qualche giorno prima dell’aggravarsi delle sue condizioni, Dario Fo aveva cantato per ore. Una cosa incomprensibile vista la situazione”. Poi il medico ha concluso: “E’ stato un evento triste ma inevitabile. Abbiamo fatto di tutto per lenire la componente dolorosa legata all’insufficienza respiratoria e alla frattura di un corpo vertebrale. Quindi nelle ultime ore è stato sedato”. Negli ultimi giorni di vita Fo continuava ad informarsi sui temi di attualità. “Si faceva leggere i giornali dai collaboratori, perché aveva problemi alla vista”.

Il primo a manifestare il cordoglio dell’Italia per la scomparsa è stato Matteo Renzi, che ha scritto: “Con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano”.

Franceschini e Dario FoIl ministro della  Curltura, Dario Franceshini sui twitter ha pubblicato una sua recente foto accanto a Dario Fo con il tweet: “Ci ha lasciato il Grande Dario Fo. Negli occhi ho ancora la sua gioia mentre descriveva ogni suo oggetto all’apertura del Museo Fo di Verona”.

Fo è stato artista a tutto tondo. Il giullare di ‘Mistero Buffo‘, forse la sua opera più importante, i testi teatrali (quasi un centinaio) se li scriveva, li recitava, li metteva in scena, produceva gli spettacoli, realizzava le scenografie e la regia. L’imponente produzione drammaturgica gli valse il Nobel, non senza polemiche, perché i rappresentanti della cultura italiana in quegli anni patrocinavano il poeta toscano Mario Luzi.

Eppure l’Accademia di Svezia scelse Fo “perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Una motivazione forte per il giullare, figlio di Felice, capostazione, e Pina Rota, lontano dall’immaginare a cosa lo avrebbe portato la sua passione per gli affabulatori di paese, capaci di raccontare storie in maniera avvincente, fonti di ispirazione per le sue opere teatrali.

La sua è stata una vita intensissima. Dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, Fo si arruola volontario nell’esercito della neonata Repubblica di Salò. Successivamente ammetterà questa scelta, spiegando di averlo fatto come “italiano” e non come “fascista” per non essere deportato in Germania. Dopo la fine della guerra l’artista si sposta a Milano dove studia all’Accademia di Brera e dove inizia a lavorare come autore di testi satirici per la Rai. Nel 1954 sposa Franca Rame con la quale si trasferisce a Roma, dove nasce il figlio Jacopo e dove la coppia fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame.

IL NOBEL A BOB DYLAN. A Stoccolma il Premio Nobel 2016 per la Letteratura è  stato assegnato nel giorno in cui è morto Dario Fo, che quel premio, con una rottura della tradizione, lo ricette 19 anni fa.  Il riconoscimento dell’Accademia di Svezia è stato attribuito a Bob Dylan (al secolo Robert Allen Zimmerman) “per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione musicale americana”.

Bob Dylan è forse il più enigmatico tra i geni della musica popolare. Nessuno come lui si è accanito contro il suo mito, divertendosi a spiazzare pubblico e critica con scelte sorprendenti che vanno dalla svolta elettrica degli anni ’60 alla conversione al credo dei Cristiani rinati fino al recente approdo agli spot pubblicitari, Victoria’s Secret compreso (ma per gli investitori rappresenta un testimonial formidabile). Per non parlare del rapporto che ha con il suo repertorio, che rende spesso indecifrabile al pubblico dei suoi concerti. Menestrello di Duluth, nato il 24 maggio 1941, è un gigante della cultura degli ultimi 50 anni.

Commenta per primo

Lascia un commento