Due operazioni di polizia ordinate dalla magistratura a Caserta e Palermo: arresti e denunce per reati ai danni dello Stato e della sanità pubblica

Lucravano ai danni del servizio sanitario nazionale o più in generale dello Stato. Questa l’accusa mossa dalla magistratura a una quarantina di persone tra medici, imprenditori e faccendieri: alcuni in provincia di Palermo, altri in provincia di Caserta. In giornata saranno noti i particolari con le accuse specifiche. 

CASERTA – Il Nas di Caserta sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare (di cui 14 restrittive) nei confronti di 17 persone (imprenditori, medici, faccendieri e dipendenti ASL della stessa provincia), accusato di essere responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al falso, alla ricettazione, alla corruzione e alla truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.

I particolari in una conferenza stampa in programma presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere (CE).

PALERMO – I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno eseguito 24 misure cautelari di cui 4 custodie cautelari in carcere, 12 arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora. Coinvolti nell’inchiesta funzionari della Regione Sicilia e imprenditori accusati a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, falso in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio, soppressione e occultamento di atti pubblici.

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