DISASTRO FERROVIARIO A MILANO/ Deraglia un treno delle Trenord. 3 morti e 46 feriti, di cui 4 in gravi condizioni

Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato stamattina alle porte di Milano tra Pioltello e Segrate alle 7,27.  Il convoglio era partito da Cremona e diretto a Milano Piazza Garibaldi.  Il bilancio è di 3 donne morte (per qualche ora si era temuto che fossero 4) e 46 feriti, di cui 4 in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.

Ida Maddalena Milanesi e Giuseppina Pirri

Le tre donne rimaste uccise sono Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), viaggiava con la figlia Lucrezia di 18 anni, che si è salvata ma è rimasta ferita; Ida Maddalena Milanesi, 62 anni, anche lei di Caravaggio, medico, specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica, dirigente dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano; e Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio.

 

Tutte le persone incastrate nei vagoni sono state liberate entro le 10,30. Sulla massicciata le immagini dei Vigili del fuoco permettono di vedere due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l’una rispetto all’altra. Nel punto di giuntura, in quell’angolo, decine di pompieri sono a lavoro con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.

Un cedimento strutturale di circa 20 centimetri di binario, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento del treno regionale Trenod, è stato accertato dai tecnici di Rete Ferroviaria Italia. Lo si apprende da fonti della stessa Rfi. Attraverso indagini successive si dovrà stabilire se il cedimento del binario sia stato causa o effetto del deragliamento del treno. L’ipotesi adombrata all’inizio si può dire confermata: uno dei due vagoni deragliati è perciò uscito parzialmente dal binario e ha viaggiato spostato di quel tanto che lo ha portato a sbattere violentemente contro uno dei piloni che reggono i cavi dell’alta tensione e mettersi di traverso rispetto a quello agganciato immediatamente dopo; facendo uscire anche questo dal  binario. E infatti è in queste due vetture che si sono verificati i danni alle persone.

I tecnici per ora hanno quindi escluso qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. Al contrario, è risultato che i sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a “via impedita” tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell’area.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull’incidente.

Fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è stato sospeso sia sulla linea direttissima , sia sulla linea “lenta”. Fermi a lungo anche i treni di Trenitalia, secondo quanto si apprende dalle Ferrovie dello Stato.

Tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, la società del gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura ferroviaria, stanno facendo verifiche lungo i binari nei pressi della stazione di Pioltello Limito per chiarire le cause del deragliamento. L’attenzione dei tecnici è concentrata al momento sul fatto che ad uscire dai binari sono state le vetture centrali del treno e non quelle di testa e di coda.

“Diamo solidarietà alle vittime, il problema dei pendolari e del trasporto è uno dei temi che noi affrontiamo, la tutela del lavoro passa anche dal pendolarismo”, ha detto il leader di LeU, Pietro Grasso a Radio 24 commentando quanto accaduto.

“Purtroppo – ha detto Silvio Berlusconi a Rtl 102.5 – siamo in debito rispetto alle infrastrutture, abbiamo un distacco con la Spagna e la Francia di almeno il 50%. Dobbiamo migliorarle, purtroppo succedono gli incidenti ovunque nel mondo ma non è una buona ragione per non approfondire le cause e ed evitare che risucceda ancora”.

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