DIRITTO&ROVESCIO/ I tempi lunghi della giustizia non dipendono dai magistrati

Di Pietrodi ANTONIO DI PIETRO* – Renzi come Berlusconi? E’ l’ingegnerizzazione della specie, peggio ancora. Almeno Berlusconi lo conoscevi e lo potevi evitare, Renzi ti prende pure in giro perché dice che la magistratura non sta facendo processi, quando invece proprio lunedì quelli della Total sono stati condannati. E proprio a Potenza.

Il problema, se le opere non vanno avanti, non è della magistratura che fa le inchieste, ma è di chi commette i reati. Chi vuole che i processi si velocizzino deve dare gli strumenti ai magistrati per velocizzarsi, perché se un magistrato ha 1500 fascicoli sul tavolo e non ha nemmeno il segretario per fare le fotocopie, come fa? In tutta l’Unione europea, l’Italia è al primo posto in termini di produttività giudiziaria, in termini di sentenze che si emettono. C’è tanto contenzioso rispetto alle poche disponibilità di mezzi, di strutture e di tipologia di procedimento penale.

Perché abbiamo ancora 3 gradi di giudizio? Il sistema accusatorio è cambiato rispetto al passato, basterebbero due gradi di giudizio. Ai miei colleghi di Potenza dico: fate il vostro dovere e pagatene le conseguenze, perché la storia vi darà ragione”.

Ma un altro insegnamento per la politica arriva dall’inchiesta che coinvolge l’ex ministro Federica Guidi. Non si dovrebbero scegliere come ministri persone che hanno una storia personale legata a lobby e a settori interessati. Con tutta la buona fede possibile, è chiaro che la Guidi in quel contesto vede strabica e, anche se non vede strabica, dà l’impressione di vedere strabica. La trasparenza non sta solo nel modo in cui uno si comporta, ma anche come viene percepito.

*Intervento a Radio Cusano Campus

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