Prudenza, prudenza e ancora prudenza! C’è un dato – tra quelli che vengono forniti ogni giorno dalla Protezione Civile sull’andamento dell’epidemia di coronavirus – che viene collocato quasi sempre in secondo piano anche dai mezzi di comunicazione e che invece deve allarmare. Lo stiamo ripetendo da molti giorni: è il dato dei nuovi contagi, che, di fatto, contraddice (o quanto meno: bilancia) il dato quotidiano dei guariti. Oggi questo dato è di 1.900, cioè quasi duemila persone che si sono ammalate (o, peggio, che sono state trovate infettate dopo essere state sottoposto al tampone), non compensate dal numero di quelle guarite nell’ultima giornata, che è di 1.665. Inoltre è salito a 28.710 il numero dei morti per coronavirus in Italia, con un incremento di 474 in un giorno.
Confortante è comunque il calo del numero attuale dei malati, anche se il dato di oggi è in rallentamento rispetto a ieri: sono oggi 100.704, con un decremento di 239 persone. Complessivamente, dall’inizio della infezione, in Italia il numero delle persone che sono state colpite dal coronavirus (quelle in cura, quelle decedute, quelle guarite e quelle risultate positive nelle ultime 24 ore), sono 209.328.
L’aumento dei casi totali di coronavirus In Italia (il dato che comprende positivi, vittime e guariti) nelle ultime 24 ore si concentra – secondo i dati della Protezione Civile – in Lombardia (+533), in Piemonte (+495) e in Emilia-Romagna (+206). Ci sono regioni dove i casi aumentano pochissimo come Umbria (+1), Molise (+1) e Sardegna (+2). Nessun caso registrato in Calabria. Nel Lazio i nuovi casi complessivi in 24 ore sono 84.
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