Continua il peggioramento della epidemia di covid-19 anche in Italia, soprattutto grazie al crearsi di “focolai” in tutte le province. Rilevante la crescita in Francia, Spagna e Stati Uniti

In Italia continua il lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di covid-19 e di conseguenza da 8 settimane ciò determina un maggiore carico sui servizi sanitari. E’ un andamento però molto più contenuto rispetto agli altri maggiori paesi europei (Regno Unito, Spagna, Francia, Germania). Il che non deve portare a sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure, con autorizzazione di eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici. Così il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss per la settimana 14-20 settembre (aggiornato al 22 settembre). L’età media dei contagiati è stabile: 41 anni, mentre l’indice Rt sui contagiati è pari a 0,95. A contribuire a questi dati c’è l’incidenza di 2868 “focolai” (di cui 832 nuovi) distribuiti praticamente su quasi tutte le province. La maggior parte di essi sono in ambito familiare, in attività ricreative e in ambito lavorativo.

E i primi dati emersi dalla osservazione puntata sulle scuole dopo la riapertura dicono che sono più di 400 gli istituti già colpiti da almeno un caso di Coronavirus e 75 sono stati provvisoriamente chiusi e si trovano prevalentemente in Lombardia ( 84), l’Emilia Romagna (60),  Toscana (50) e Lazio (38), Piemonte (29) e Veneto (24). Tra le grandi città la più in difficoltà è Roma, con 19 scuole coinvolte, poi Bologna con 14, a Milano sono 13 e a Palermo 10. “L’anno scolastico è ripartito ma le difficoltà non mancheranno, perché la strada è ancora lunga e piena di insidie. Per proteggere la Scuola servirà molta responsabilità, da parte di tutti. Dentro ma soprattutto fuori dalle nostre scuole”, ha ricordato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Il ministero della Salute in una nuova circolare ha riassunto le linee guida per la scuola in caso di positività al Coronavirus per alunni ed operatori scolastici: va fatto subito il tampone senza il quale non si torna in classe dopo una assenza per sintomi sospetti e se il test risulta positivo per il rientro bisognerà effettuare due tamponi e il certificato medico. Il ministero dell’Istruzione, visto anche il peggioramento dei contagi, ha chiesto ai presidi di rilevare settimanalmente la situazione nei loro istituti, con un aggiornamento settimanale, “per assumere adeguate decisioni e porre in essere tutte le azioni necessarie alla gestione di eventuali criticità”. E il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato anche nei giorni scorsi che i test rapidi per l’individuazione dei positivi al virus arriveranno a breve nelle scuole. “Tendenzialmente, il test antigenico rapido utilizzato attualmente negli aeroporti potrebbe essere quello più adatto ad essere impiegato nelle scuole”, ha detto anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e componente del Comitato tecnico scientifico istituito dal governo.

NEGLI ALTRI PAESI

Il numero dei contagi da coronavirus negli Stati Uniti ha superato la soglia dei 7 milioni. Le vittime sono oltre 203 mila. I dati sono quelli della Johns Hopkins University.

Un altro balzo allarmante dei nuovi casi di coronavirus in Francia. Il ministero della Sanità ne ha registrati 20.940 in 24 ore. Il giorno prima erano stati 16.000. Lo rende noto Le Figaro. Le nuove vittime sono 52.

Sono 12.272 i casi di coronavirus in Spagna nelle ultime 24 ore. I morti sono 120. Lo riporta El Pais citando i dati del ministero della Sanità. Il totale dei contagi dall’inizio della pandemia sale così a 716.481 mentre i decessi sono complessivamente 31.232.

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