CORONAVIRUS/ Aggiornamento del 10 maggio/ IN ITALIA oltre 100mila i guariti, 1.075 i nuovi contagi accertati. Novità e altri rifornimenti di mascherine/ NEL MONDO verso i 4 milioni di malati

L’Italia si avvia alla fine della prima settimana della Fase 2 con i dati migliori dall’inizio del periodo più drammatico dell’emergenza coronavirus. In attesa di sapere se le riaperture delle attività e la relativa libertà restituita ai cittadini fanno risalire i contagi, si supera la soglia dei 100 mila guariti, con oltre 4 mila pazienti dimessi in 24 ore. Se le vittime raggiungono il numero sempre più impressionante di 30.395, i morti in un solo giorno sono 194, perlomeno di nuovo sotto quota 200. In 7 regioni e nella provincia autonoma di Trento non ci sono stati decessi. E anche la disastrata Lombardia manda segnali incoraggianti. Dall’Istituto superiore di sanità (Iss) trapela che prima della fine del weekend non saranno disponibili numeri significativi sull’avvio della Fase 2. Oggi o lunedì dovrebbe riunirsi il Comitato tecnico scientifico (Cts) per una prima verifica dei dati sui contagi dalle varie Regioni.

Intanto i contagiati totali – che comprendono anche guariti e deceduti – con 1.083 nuovi casi fanno segnare il livello più basso dal 10 marzo, con la sola eccezione del 5 maggio, quando l’incremento fu appena inferiore (1.075). Il rapporto nuovi contagiati-tamponi effettuati (69.171 in un giorno) – è il più basso di sempre, l’1,6%. Un caso positivo ogni 64 test, in sostanza (senza tenere conto però dei tamponi ripetuti sullo stesso caso, che incidono mediamente per oltre il 40%). I guariti aumentano di 4.008 unità in 24 ore, portando il totale a 103.031, per la prima volta sopra i 100 mila e poco meno di tre volte le vittime. I malati – gli ‘attualmente positivi’ della Protezione civile – sono ora 84.842, in calo di ben 3.119 in 24 ore, quasi il doppio del giorno precedente. Consistenti, in senso positivo, anche i numeri delle persone ricoverate con sintomi: 13.834 con un decremento di 802, e in isolamento domiciliare, 69.974, ben 2.183 in meno rispetto al giorno prima. Prosegue come da settimane la discesa del numero dei pazienti in terapia intensiva, uno dei parametri più importanti assieme all’R con 0 delle Regioni per valutare le misure nella Fase 2. In tutta Italia hanno lasciato la rianimazione 134 persone, portando il totale dei letti occupati a 1.034 (il 3 aprile erano 4.068). Ciò lascia un certo margine di sicurezza nel caso che la curva dei contagi dovesse tornare a impennarsi con casi gravi. Ma gli esperti insistono nel raccomandare ancora molta prudenza nei comportamenti, per evitare la pericolosa delusione di una recrudescenza dell’epidemia, con tutte le immaginabili conseguenze.

PROBLEMA MASCHERINE: nuovi arrivi di quelle da 50 centesimi. – Arrivate e già quasi esaurite. Per le mascherine calmierate, quelle da 50 centesimi, si prevede il sold out già da lunedì. “E’ cominciata oggi la distribuzione di mascherine a prezzo calmierato alle farmacie in alcune grandi città come Roma -conferma il presidente di Federfarma, Marco Cossolo – ogni farmacia ne avrà circa 400, domani saranno anche a Milano. Purtroppo i dispositivi, appena arrivati, si stanno già esaurendo per l’elevata richiesta: temiamo che entro lunedì sera saranno tutte nuovamente esaurite”. E per fare fronte alla fame di mascherine, indispensabili se non obbligatorie nella Fase di allentamento di lockdown, si sta pensando di ‘regolarizzare’ milioni di dispositivi che finora sono stati bloccati dall’Istituto superiore di sanità: questo per far fronte proprio alla più che probabile nuova carenza delle mascherine calmierate. Questa è infatti una delle ipotesi che si sta valutando per far fronte all’elevata domanda. L’ultima intesa tra il fornitore di mascherine a marchio CE, che le importa dall’estero, e decine di distributori, rappresentati da ‘Federfarma Servizi’ e Associazione Distributori di Farmaci (Adf), prevede da subito 2 milioni di mascherine, altri 3 nella prossima settimana e 10 in quella seguente (tra il 18 e il 24 maggio) per andare poi a regime con 10 milioni di arrivi ogni settimana nelle farmacie.

Il lutto delle infermiere per la morte di una loro collega nello stato di NewYork (foto EPA di Justin Lane)

CORONAVIRUS NEL MONDO: Verso i 4 milioni di casi

PROGOGA AL 10 LUGLIO DELL’EMERGENZA IN FRANCIA – Il Parlamento francese ha adottato definitivamente questa sera il testo di legge che proroga lo stato d’emergenza sanitaria fino al 10 luglio nel Paese, per contrastare l’epidemia di coronavirus. A concludere la procedura, un ultimo voto dell’Assemblée Nationale. Il Senato, a maggioranza di destra, aveva dato la sua approvazione poco prima, dopo un compromesso in commissione fra deputati e senatori sul testo del governo.  Il presidente, Emmanuel Macron, ha già annunciato che ricorrerà al Consiglio costituzionale per un controllo della legge, mentre le opposizioni si dicono preoccupate per le restrizioni delle libertà pubbliche.

SPAGNA: INVITO DI SANCHEZ ALLA CAUTELA –  “Il virus non è scomparso, è ancora in agguato. A coloro che accedono alla fase 1 chiedo cautela”: il premier spagnolo Pedro Sanchez rivolge un appello ai suoi concittadini in conferenza stampa, alla vigilia della cosiddetta ‘fase 1’ post emergenza coronavirus (l’equivalente della fase 2 in Italia), che lunedì vedrà metà del paese uscire dal lockdown completo. “Ci muoviamo in base alla cautela e al giudizio degli esperti scientifici – ha spiegato Sanchez – e limitare la mobilità nella provincia è essenziale in questa prima fase”. “Se trasformiamo” la Fase 1 “in una corsa, ci sarà una nuova ondata”, gli ha fatto eco Fernando Simon, direttore del centro per il coordinamento delle emergenze sanitarie.
La Fase 1 – da cui per il momento sono escluse Madrid e Barcellona, per i troppi contagi – prevede la riapertura degli esercizi commerciali fino a 400 metri quadrati e soprattutto la libertà di circolazione per incontrare congiunti e amici, con riunioni fino a un massimo di 10 persone.

REGNO UNITO – Si fa sempre più pesante il bilancio dei morti nel Regno Unito: balzato a oltre 36.000 secondo l’agenzia Pa. A questi –  sulla base di una nuova elaborazione dell’Ons, l’Istat britannico – va considerata l’aggiunta di 3.417 decessi la cui causa era stata registrata come dubbia negli ospedali inglesi il 25 aprile e il 7 maggio ed è stata poi accertata con tamponi post mortem. Il totale di vittime nella sola Inghilterra – dentro e fuori gli ospedali – tocca così 33.021 secondo l’Ons; oltre 36.000 contando pure Scozia, Galles e Irlanda del Nord. E c’è anche un bebè di sole 6 settimane, con patologie pregresse, fra le 332 vittime del coronavirus censite negli ultimi 3 giorni dal servizio sanitario britannico (Nhs), negli ospedali dell’Inghilterra. Si tratta della più giovane in assoluto al mondo, tenuto conto che finora il caso noto record era quello di una bimba di 5 mesi morta a New York. Secondo l’Nhs, i 332 morti conteggiati oggi hanno fra i 103 e le 6 settimane appunto; tutti “con patologie pregresse” tranne 22 di età compresa fra 40 e 96 anni. “La risposta del Paese alla pandemia richiede lo stesso sforzo e coraggio dimostrato dall’esercito di Sua Maestà durante la Seconda Guerra Mondiale”: lo ha detto il premier britannico Boris Johnson in occasione del 75/mo anniversario della fine del conflitto. In una lettera ai veterani, riporta Sky News, Johnson si lamenta che il Paese non potrà celebrare questo anniversario con parate e feste in strada a causa del coronavirus. “In questo anniversario, siamo impegnati in una nuova lotta che richiede lo stesso spirito di sforzo nazionale che voi avete esemplificato 75 anni fa”, scrive il premier.

STATI UNITI – Lo staff della Casa Bianca indosserà mascherine e ha già cominciato a farlo: lo ha annunciato alla Fox il presidente Donald Trump, dopo che giovedì un suo ‘valletto’ è risultato positivo al coronavirus. Nel Paese sale il numero dei morti a causa del Covid-19: 1.635 nelle ultime 24 ore, secondo i dati della Johns Hopkins University. Il bilancio complessivo è a quota 77.180 vittime, con 1.283.929 contagi.

RUSSIA – Nelle ultime 24 ore 11.231 nuovi casi di Covid-19: si tratta del numero più alto di contagi giornalieri finora registrato nel Paese. Lo riporta la task force russa anticoronavirus. I contagi accertati in Russia sono in totale 177.160 mentre ufficialmente le vittime del nuovo virus dall’inizio dell’epidemia sono 1.625, di cui 88 decedute nel corso dell’ultima giornata. La Russia è il quinto Paese al mondo per casi di Covid-19 accertati, secondo la John Hopkins University.

TURCHIAScatta alla mezzanotte di oggi un nuovo coprifuoco di due giorni in Turchia per frenare la diffusione del Covid-19. È il quinto fine settimana consecutivo in cui il governo di Recep Tayyip Erdogan estende a tutta la popolazione le misure di confinamento obbligatorio in casa nelle maggiori città, già stabilmente previste per gli over 65, i malati cronici e gli under 20. Tuttavia, domenica mattina sarà concessa per la prima volta dal 21 marzo una finestra di 4 ore per l’uscita dei più anziani che durante la settimana verrà poi garantita in due scaglioni anche ai più giovani, costretti in casa dal 4 aprile. Secondo l’ultimo bollettino, in Turchia si registrano oltre 133 mila casi e 3.641 vittime.

AMERICA LATINA – E’ in netta ascesa il bilancio delle vittime del coronavirus nella regione dove, in meno di 24 ore, i contagi sono aumentati di ben 20.000 unità ed i morti di 1.400. E’ quanto emerge oggi da una statistica elaborata dall’ANSA riguardante 34 nazioni e territori latinoamericani. Secondo i dati a disposizione, sono 320.229 i casi confermati in America Latina nella regione, a cui si aggiungono 17.4348 morti.

Il BRASILE si conferma il Paese maggiormente colpito con oltre il 40% dei contagiati (135.693) ed oltre la metà delle vittime fatali (9.190). Seguono, con più di 5.000 contagi, PERU (58.526 e 1.627 morti), ECUADOR (30.298 e 1.654) e MESSICO (29.616 e 2.961). Il ministro dell’Agricoltura peruviano Jorge Montenegro è risultato positivo al Covid-19 ed ha cominciato una fase di isolamento domiciliare a Lima.

ARGENTINA: Un centinaio di italiani tornano. Un volo speciale della compagnia Aerolineas Argentinas è partito ieri sera dall’aeroporto internazionale di Ezeiza, a Buenos Aires, diretto a Roma, con a bordo un centinaio di italiani da tempo bloccati nel Paese dalla pandemia di coronavirus, oltre ad un piccolo numero di argentini e spagnoli residenti in Italia. Arriverà a Fiumicino nel corso del pomeriggio di oggi. L’operazione, la sesta da Buenos Aires dal 16 marzo, è stata organizzata come le altre da ambasciata e consolati italiani in Argentina, nell’ambito di un piano coordinato dall’Unita’ di crisi della Farnesina che finora ha permesso il rimpatrio in Italia di oltre 1.160 persone.

ONULa pandemia di coronavirus “continua a scatenare uno tsunami di odio e xenofobia” nel mondo. Lo scrive il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un post pubblicato sul suo account Twitter e accompagnato da un video. Il numero uno delle Nazioni Unite non menziona alcun Paese, ma nel video sottolinea che “dobbiamo agire adesso per rafforzare l’immunità delle nostre società contro il virus dell’odio. Per questo oggi lancio un appello affinché si faccia tutto il necessario per porre fine all’incitamento all’odio a livello globale”.

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