Buona condotta e impegno sociale non hanno evitato al 39enne la pena capitale dopo 21 anni di carcere. Un record di Trump

A 21 anni dal delitto del quale si macchiò con cinque coetanei, il 39enne Brandon Bernard (foto) è stato giustiziato con una iniezione letale nel carcere di Terre Haute, nello stato americano dell’Indiana. Aveva diciotto anni, nel giungo del 1999, quando assieme alla gang aveva partecipato al sequestrato e poi all’uccisione di due persone, Todd e Stacie Bagley.

A nulla è servito, per evitargli l’esecuzione della pena capitale, il fatto che Bernard negli anni di detenzione si sia dedicato agli studi e anche al volontariato con programmi sulla rieducazione dei giovani deviati per sottrarli alla delinquenza. Cosa che aveva indotto la stessa procuratrice, che nel processo aveva chiesto la sua condanna a morte, ad invocare la commutazione della pena in una lunga detenzione. A lei si sono associati anche 5 dei nove giurati. Ma tutto è stato vano. E così Bernard è diventato il detenuto più giovane a essere giustiziato in quasi 70 anni. Altri quattro detenuti seguiranno la sua sorte entro gennaio: è la prima volta, in 130 anni, che vengano programmate esecuzioni captali nel periodo di passaggio da una presidenza all’altra alla Casa Bianca. Trump sarà stato così il presidente americano ad aver presieduto a più esecuzioni in oltre un secolo.

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