BRUTTI MA VINCENTI/ Le perle di Pellegrini e Petagna firmano l’esordio azzurro agli Europei Under 21. Contestazione per Donnarumma ribattezzato “Dollarumma” per il no al rinnovo col Milan

di FABIO CAMILLACCI/ Sono state le due reti le cose più belle nell’esordio dell’Italia Under 21 agli Europei di categoria in corso in Polonia. Gli azzurrini di Gigi Di Biagio nella prima gara del raggruppamento battono 2-0 la Danimarca ma non brillano più di tanto. Vanno a sprazzi. E’ una squadra ricca di talento, e si vede, ma stasera forse un po’ stanca: forse il c.t. sta provando a gestire le energie visto che il torneo potrebbe diventare lunghissimo se le cose dovessero continuare ad andare bene. Tre punti senza entusiasmare però tre punti sostanzialmente meritati per quello che si è visto in campo, tre punti pesanti in chiave qualificazione alle semifinali. Italia al piccolo trotto, Danimarca poca cosa.

Il capolavoro di Lorenzo Pellegrini. Giugno, salvo clamorose sorprese sarà il mese del passaggio di Pellegrini dal Sassuolo alla Roma dove lo attende a braccia aperte Eusebio Di Francesco che lo ha lanciato con i neroverdi emiliani. Lorenzo Pellegrini: cresciuto nel vivaio romanista. I giallorossi stanno per ricomprarlo a caro prezzo dal club di Squinzi. La Roma eserciterà dunque quello che in Spagna si chiama “derecho de recompra”, diritto di riscatto o diritto di riacquisto. Un diritto fissato a 10 milioni di euro. Molto meno di quanto vale oggi, in chiave presente e futuro, un giocatore come Pellegrini.  Il suo giugno da sogno è cominciato domenica scorsa: il debuto con la Nazionale maggiore di c.t. Ventura. Un giugno coronato oggi con una rete d’autore nell’esordio all’Europeo Under 21: una rovesciata d’altri tempi. Uno di quei gol che fanno brindare i procuratori, quando c’è da discutere un contratto: reti pesanti (nella foto: Pellegrini festeggiato dai compagni dopo il gol).

Giovani talenti azzurri crescono. Oltre a Pellegrini continua a fare progressi anche Federico Chiesa, figlio d’arte di papà Enrico. Entrato nella ripresa, in 23 minuti, il calciatore della Fiorentina ha fatto molto più dei sopravvalutati Berardi e Bernardeschi. Chiesa contribuisce pure a svegliare Petagna, deludente per tre quarti di gara, però bravo nel segnare in acrobazia il gol del 2-0 a 4 minuti dalla fine.

“Dollarumma”. Nello squallore del primo tempo di Italia-Danimarca, spicca un gesto di cattivo gusto da parte dei tifosi italiani presenti sugli spalti nei confronti del portiere azzurro Gigio Donnarumma, al centro di un caso di mercato dopo il mancato prolungamento di contratto col Milan. I tifosi alle spalle della porta difesa da Donnarumma, alla prima uscita ufficiale dopo la tempesta seguita alla rottura con i rossoneri, si presentano esponendo lo striscione “Dollarumma”, prontamente rimosso. E continuano con un lancio di dollari finti, la cui rimozione dall’area di porta richiede l’intervento di un paio di inservienti, e qualche secondo di sospensione del match.

Una contestazione made in Milan Club Polonia? Avevano annunciato una contestazione fin da sabato i tifosi rossoneri residenti in terra polacca: chissà se saranno stati proprio loro, pare di sì. E chissà cosa avrà pensato Donnarumma, che peraltro questo Europeo non avrebbe neanche dovuto giocarlo, visto che è già il secondo portiere della Nazionale maggiore. Dovrà farci l’abitudine: sarà la prima di una lunga serie di contestazioni, dopo la scelta più importante della sua vita: non un pensiero allegro, per chi si sta giocando una manifestazione in azzurro. Non bastavano gli sfottò del web. Però consentiteci una considerazione: se cominciamo a ragionare in questo modo bisognerebbe lanciare dollari o euro finti un po’ a tutti i calciatori di oggi, visto che non ci sono più i Totti di una volta. Raiola a parte, non ci troviamo niente di male nella scelta di Donnarumma. Se oggi il calcio va così non è certo colpa di Donnarumma. Anzi, è da apprezzare la fredda reazione del 18enne portierone al lancio dei dollari. Non ha fatto una piega, segno di grande maturità. Un predestinato.

Di Biagio a fine partita. Soddisfatto soprattutto per il risultato, mister Gigi Di Biagio: “Sul gruppo non avevo dubbi contro un avversario duro e scorbutico. C’è da migliorare, da stringersi un po’, e da migliorare negli ultimi 30 metri, dove non eravamo proprio fluidi. Nel secondo tempo, al di là del grandissimo gol di Pellegrini, siamo andati meglio”. Mercoledi il prossimo impegno, il secondo del girone contro la Repubblica Ceca: gara delicata contro un avversario tosto, ma una gara che potrebbe regalare in anticipo agli azzurrini il passaggio alle semifinali.

Commenta per primo

Lascia un commento