Si torna a votare in Sicilia. In quattro comuni dell’isola, i seggi riaprono domenica e lunedì per il ballottaggio. Il primo turno delle elezioni amministrative 2023 non è riuscito a consegnare il nome del nuovo sindaco nelle città di Siracusa, Aci Sant’Antonio (Catania), Acireale (Catania) e Piazza Armerina (Enna).
La sfida più rilevante è quella che riguarda proprio Siracusa, dove si confrontano l’uscente calendiano Francesco Italia e Ferdinando Messina sostenuto da sette liste di Centrodestra. A Siracusa il governatore siciliano Renato Schifani gioca una partita importante, considerato il suo appoggio al candidato sindaco Messina.
Ad Acireale, nel Catanese, al ballottaggio sarà sfida tra due ex sindaci. Roberto Barbagallo, candidato di Forza Italia sostenuto da 8 liste e Nino Garozzo, appoggiato da 6 liste. Proprio Barbagallo, in questi ultimi giorni, è stato travolto dalle polemiche dopo che la commissione parlamentare antimafia aprirà un’istruttoria in caso di suo successo alle urne. Barbagallo è infatti condannato in primo grado per richieste illecite a un vigile urbano e indagato per falso e rivelazioni d’atti d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta in cui sono emerse le sue frequentazioni con esponenti del clan mafioso Santapaola-Ercolano.
Ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, sfida aperta tra Quintino Rocca, sostenuto da quattro liste civiche e Giuseppe Santamaria, supportato da cinque liste di Centrodestra.
Infine, al ballottaggio anche Piazza Armerina, in provincia di Enna. A contendersi la fascia da sindaco due candidati di Centrodestra, appoggiati da tre liste ciascuno: Nino Cammarata e Massimo Di Seri.
Commenta per primo