Altri 4 corpi di migranti portati dalla corrente marina sulla costa calabrese: salito a 85 il bilancio delle vittime della sciagura del 26 febbraio

Ancora altri corpi senza vita sono venuti a galla nelle acque del mare antistante la costa calabrese a Steccato di Cutro, dove il 26 febbraio avvenne il naufragio del barcone carico di migranti provenienti dalla costa libica.

Questa mattina sono stati recuperati tra le onde del mare Jonio un bambino tra i 7 e gli 8 anni, una donna e due uomini. Il corpo del piccolo è stato individuato a Praialonga. Sale così a 34 il numero dei minori deceduti nel naufragio e diventano 25 quelli compresi nella fascia d’età tra 0 e 12 anni. Il totale delle vittime accertate sale così a 85.

Inoltre questa mattina è approdata a Reggio Calabria la nave Diciotti con a bordo 589 migranti imbarcati ieri da Lampedusa per alleggerire l’hotspot, ormai stracolmo, ben oltre i 400 posti disponibili.

Intanto ieri sono riusciti a lasciare l’isola altri 230 migranti con la stessa nave che fa la spola con Porto Empedocle. Altre ottanta persone, infine, sono partite alla volta di Pozzallo (Ragusa) a bordo di una motovedetta della Guardia di Finanza. A causa del mare mosso è stato rimandato il trasferimento di altri 400 migranti da portare sulla terraferma. E a tal proposito va segnalato ciò che ha dichiarato oggi il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel: “Lavoriamo per arrivare entro la fine del mandato a un Patto Ue sulla migrazione e l’asilo, ma già ora dobbiamo lavorare meglio e di più in termini di cooperazione con i Paesi d’origine e di transito per lottare insieme contro i trafficanti e i criminali che speculano sulla miseria e la disperazione. Dobbiamo fare di più anche per aprire canali legali di migrazione e non lasciare ai trafficanti e ai criminali chi ha il desiderio di venire in Europa, oltretutto a costo di enormi oneri economici“.

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