AGGIORNAMENTO SUL CORONAVIRUS/ In Cina i contagiati sono 28.149, i deceduti sono 565, i guariti 1147. Non è infetta l’addetta dell’hotel di Verona dove hanno alloggiato i due coniugi ricoverati allo Spallanzani di Roma

E’ salito a 565 il numero dei morti per il coronavirus nel mondo mentre i contagi a livello globale ammontano a 28.149 casi, di cui 1.147 risoltisi con la guarigione. E’ il quadro aggiornato dell’epidemia, secondo la mappa online sviluppata dal Center for Systems Science and Engineering della statunitense Johns Hopkins University. In particolare dei 565 decessi 563 sono avvenuti in Cina (549 nella sola provincia dello Hubei), uno nelle Filippine ed un altro a Hong Kong. Permangono gravi, ma stazionarie le condizioni dei due coniugi cinesi ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma.

 La Cina ha annunciato una possibile arma contro il coronavirus, due farmaci che sarebbero in grado di fermarlo. Estrema cautela, invece, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) , secondo cui al momento “non ci sono terapie efficaci” per debellare l’infezione, che anzi ha provocato il più alto numero di contagi in una sola giornata. In realtà un team di ricerca guidato da Li Lanjuan, tra i massimi esperti nel paese, avrebbe testato con successo due vecchi farmaci antivirali, l’Abidol e il Darunavir, affermando che possono “effettivamente inibire il coronavirus 2019-nCoV”. Tanto che l’équipe medica si è spostata nella provincia focolaio dell’Hubei per “rafforzare il trattamento” dei nuovi pazie

IN ITALIA è stata ricoverata in via precauzionale al Policlinico di Verona un’addetta dell’albergo dove ha soggiornato una notte la coppia cinese contagiata dal Coronavirus e attualmente in prognosi riservata allo Spallanzani di Roma. A chiamare i sanitari è stato il marito della donna, colpita da febbre mentre era a casa; la donna è stata portata in isolamento per essere sottoposta ai test assieme ai due figli, come prevedono i protocolli ministeriali. Gli accertamenti hanno poi dato esito negativo: non è infetta.  Sono in buone condizioni i 57 italiani trasferiti da Wuhan alla Cecchignola dopo i controlli medici effettuati sul posto. Il diciassettenne italiano rimasto a Wuhan non ha il coronavirus. Lo confermano fonti della Farnesina. Il giovane, che non era potuto partire perché con la febbre, era stato sottoposto al test per verificare l’eventuale contagio. Lo studente, un 17enne di Grado e in Cina per un soggiorno di lungo termine grazie al programma Intercultura, era rimasto a terra perché gli era stata trovata una temperatura corporea di 37.7, verificata sia dalla parte cinese sia dai medici italiani giunti a Wuhan per il rimpatrio.

Nel frattempo sono stati dimessi 26 pazienti dallo Spallanzani il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tuttora in corso. Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere in osservazione. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni.

La Cina ringrazia anche l’Italia, in un elenco di 21 Paesi, per “la comprensione sincera e amichevole, il sostegno e l’aiuto della comunità internazionale”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel briefing online coi media. Nella lista, in cui figurano Corea del Sud, Giappone e Germania, mancano gli Usa. “L’Unicef ha donato forniture per la prevenzione e il controllo. Altri governi hanno espresso la volontà di donare forniture. Inoltre, gli amici di molti paesi ci hanno offerto supporto in vari modi”, ha aggiunto Hua.

Accordo tra Ministero della Salute e Twitter contro le fake news che stanno proliferando in questi giorni di emergenza Coronavirus. Da oggi infatti Twitter indirezzerà ogni ricerca e hashtag al Ministero della Salute. Lo ha detto il ministro Roberto Speranza annunciando l’accordo.

Dare più opportunità ai talenti della ricerca italiana: è quanto intende fare il ministro per l’Università e la Ricerca, Gaetano Manfredi. “In Italia la ricerca si fa con molta passione, ma con poche risorse e spesso con poche opportunità per i giovani: abbiamo un grande vivaio, ma poi non siamo in grado di mettere in campo i giocatori migliori“, ha detto Manfredi all’ANSA.

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