A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 90) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaLe buche assassine – Sono davvero troppi gli incidenti dovuti alla scarsa manutenzione delle strade.  Per questo motivo, nella legge che ha introdotto il reato di omicidio stradale, è presente un comma nel quale si fa rifermento proprio a questi casi e in cui si stabilisce che la responsabilità, in caso di strade dissestate, può essere addebitata anche ai gestori delle stesse. Gli specialisti del settore fanno osservare ciò che prevede la legge citandone alcuni commi. “L’omicidio colposo è quello commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale la cui pena rimane la reclusione da due a sette anni (…) Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade (…) anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli”. Il che equivale a dire che in caso di scarsa manutenzione, il gestore del tratto di strada dissestata che ha causato l’incidente, è chiamato in causa. Le pene sono molto severe: l’accusa, infatti, è di omicidio colposo per i responsabili all’interno degli enti proprietari delle strade.

Le undici marce Honda – I vertici Honda hanno comunicano di avere depositato il brevetto di una trasmissione a ben undici rapporti (finora la massima rapportatura adottata su veicoli premium è a nove velocità), gestibili con una centralina computerizzata che aiuta il conducente a capire quale sia la velocità innestata in una determinata fase di marcia. In effetti, con undici rapporti è facile alle prime esperienze passare in sesta e credere di essere in quinta o in settima, e così via. Poi l’orecchio si affina e tutto diventa facile anche perché il prototipo Honda ha tre frizioni.

Il nuovo cambio Honda a undici rapporti (progettato da Izumi Masao) tornerà utile nella ricerca della sempre migliore efficienza del gruppo motopropulsore: la notevole rapportatura rende minimo lo sbalzo di giri nel passaggio da una “marcia” all’altra, in modo da consentire una notevole fluidità di funzionamento. Allo stesso modo, la terza frizione (gli attuali sistemi sono a doppia frizione) aiuta il gruppo propulsore a evitare “cadute” di coppia nel passaggio da una marcia all’altra.

Più avanti si conosceranno eventuali prime applicazioni del nuovo rivoluzionario cambio Honda a undici rapporti e tripla frizione.

Il motore dove lo metto? – Una curiosità tecnica. Parliamo della posizione del motore nella vettura, elemento decisivo per la distribuzione delle masse e quindi sulla dinamica di marcia del veicolo. Con un peso ripartito egualmente tra i due assi anteriore e posteriore si ottiene una vettura agile, più facile d inserire in traiettoria e tutto sommato più godibile.

La posizione del motore più utilizzata per ottenere una ripartizione dei pesi ottimale è quella centrale o centrale-posteriore (se il motore è più spostato verso l’asse posteriore). Questa configurazione ha il vantaggio di concentrare le masse all’interno del passo della vettura, evitando pesi “fuoribordo”. Per questo motivo viene utilizzata sulle supercar e in pratica su tutte le auto da competizione con carrozzeria monoposto. Montano il motore centrale auto come la Ferrari 488 GTB, le Lamborghini Aventador, le Porsche 718 Boxster e Cayman, le Lotus Exige ed Elise per citarne alcune. E’ una soluzione che limita a due i posti disponibili, ma costituisce un vantaggio nella guida sportiva.

Il motore anteriore è comunemente diffuso sulle auto di grande produzione. Questa soluzione migliora la motricità su fondi a bassa aderenza se abbinata alla trazione anteriore, ormai molto diffusa. Quello del motore-trazione anteriore è lo schema più economico da produrre in larga scala e garantisce una migliore abitabilità perché lascia libero lo spazio per una seconda fila di sedili e per il bagagliaio.

Nella disposizione posteriore il motore è collocato “a sbalzo”, cioè appena dietro l’asse posteriore. Questa configurazione era abbastanza diffusa negli anni ’50 e ’60 su auto economiche a trazione posteriore (come il Maggiolino, la 600 e la 500). La soluzione concentra la meccanica in un’unica zona della vettura con conseguente sbilanciamento dei pesi. L’alleggerimento dell’avantreno che ne deriva porta a una tendenza al sottosterzo in entrata di curva e al sovrasterzo in uscita, un riallineamento più difficile e una minore stabilità in presenza di vento laterale. Per questi motivi il motore posteriore è quello meno utilizzato nell’attuale produzione automobilistica, pur con eccezioni eccellenti come la Porsche 911, che grazie al motore posteriore a sbalzo ha ottenuto un comportamento dinamico unico.

FCA leader online – Il gruppo FCA è primo nella classifica del mese di agosto del mercato online. La graduatoria si basa sull’indice BEM Rank prodotta mensilmente dalla BEM Research e tiene in considerazione diversi parametri sulla base dei quali stila una classifica mensile e da mettere a  confronto con le classifiche di vendita che il mercato propone. Ciò che viene preso in considerazione riguarda prevalentemente le ricerche sul web è più in particolare la ricerca dei marchi di auto sul motore di ricerca Google, quindi la visibilità dei siti web inserendo parole chiave, la velocità di caricamento delle pagine stesse del sito, la fruibilità e la semplicità nell’usare e nel navigare il sito e infine il grado di competizione del settore in cui l’azienda stessa opera. Nel mese di agosto, a fronte di un calo rispetto al mese precedente delle vendite auto, il sito del gruppo FCA ha fatto registrare una crescita che peraltro rispecchia i dati di vendita del gruppo, in salita ad agosto.

Una truffa “svizzera” – Qualche tempo fa la polizia ticinese ha comunicato che nel corso dell’ultimo periodo alcuni cittadini stranieri si son visti recapitare alcune lettere scritte in lingua inglese che hanno come mittente la “Swiss Police” o “Suisse Police”, organo che non esiste.  Nella lettera si chiedeva il pagamento di alcune multe per eccesso di velocità, specificando i nomi dei proprietari con tanto di numero di targa. Per entrare in possesso di questi dati, infatti, basta fare delle visure.

Ma la truffa è facile da stanare: nella lettera vengono fatti errori banali come ad esempio le località di rilevamento o l’unità di misura (KPH) oltre ad un inglese abbastanza maccheronico che fa capire che chi scrive non è certamente madrelingua. Come se non bastasse, poi, la cifra da riscuotere è indicata in euro ma essendo una multa proveniente dalla Svizzera dovrebbe quantomeno indicare l’importo in Franchi Svizzeri e non vi è allegato alcun bollettino postale ma solo un codice Iban che inizia per IT e quindi vuol dire che è italiano.

Motore acceso deve muoversi – Accade spesso in estate di vedere automobili e bus in sosta col motore acceso per stare al fresco in abitacolo con l’aria condizionata in funzione. Per i proprietari di questi veicoli è prevista una forte multa, quasi equiparata a quella della guida in stato di ebbrezza. La legge fu introdotta nel 2007, dal governo Prodi, ispirata da ideali ambientalisti. Il comma 7-bis all’articolo 157 recita così: “E’ fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta o la fermata del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 200 a euro 400”. Nel 2010 la legge 120 è stata modificata cancellando le parole “o la fermata, ma intanto la multa è aumentata, prevedendo sanzioni che vanno da 216 a 432 euro.

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