A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 155) di LUCIO DE SANCTIS/ Piace anche l’usato verde – Le elettriche nell’Ue – Geografia dei noleggi – Cala il Co2 – Il colore dell’auto e la psicologia di chi le acquista

di LUCIO DE SANCTIS

Piace l’usato anche verde – Aumentano gli italiani che acquistano un’auto usata, e parallelamente cresce l’attenzione per i veicoli verdi e calano leggermente i prezzi medi delle vetture di seconda mano. Roma, Napoli e Milano si confermano le prime tre province per passaggi di proprietà ma rispetto alla popolazione residente Trento e Aosta sono le più dinamiche, con Trieste e Bologna che si confermano le ‘più care’ per il costo dell’usato, con Genova e L’Aquila al livello più basso dei prezzi.

Questo lo scenario elaborato dal Centro Studi di Autoscout24, piattaforma automotive europea, sulla base di dati Aci, diffuso dall’Ansa in un recente comunicato. Rispetto all’anno precedente, nel 2017 si è registrato un incremento delle vendite di auto usate del 4,7%, che hanno raggiunto quasi i 2.950.500 di passaggi. Il prezzo medio delle vetture offerte sul mercato, pari a 12.150 euro, è in leggero calo (-2,1%) rispetto al 2016, ma con un valore al di sotto di Francia, Germania e Spagna, mentre l’età media delle auto in vendita è di 7,4 anni. Tra i capoluoghi di regione ai primi posti per numerosità troviamo Roma (224.811 passaggi), Napoli (137.193) e Milano (134.403), ma se si confrontano i dati con la popolazione residente (oltre i 18 anni), il podio passa a Trento con 748,4 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti, Aosta (692) e Perugia (663,6).

Nel 2017, rispetto al 2016, si rileva un leggero calo (-2,1%), con un prezzo medio di vendita che si attesta a circa 12.170 euro. Un dato inferiore ad altri Paesi Europei come Francia (18.470 euro), Germania (14.150 euro) e Spagna (14.850 euro).

Altro dato interessante: aumenta l’attenzione nei confronti di vetture usate ecologiche e orientate ai bassi consumi, con una crescita delle richieste nel 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del +38%. Questo nonostante il prezzo medio per le vetture ibride ed elettriche usate si attesti a 19.930 euro. Per quanto riguarda i modelli ‘green’ più ricercati, ai primi posti troviamo le Toyota Auris e Yaris.

500.000 elettriche in UE – Nel 2017 le auto elettriche circolanti in Europa sono arrivate a mezzo milione, con 150.000 nuove immatricolazioni durante l’anno. Il paese europeo con più immatricolazioni di auto elettriche nel 2017 è stato la Norvegia (33.791, il 17,2% delle vendite complessive nell’anno), seguito da Francia (30.921, 1,2%), Germania (28.493, 0,8%) e Gran Bretagna (14.681, 0,5%). Lo riferisce sul suo sito l’Associazione nazionale francese per lo sviluppo della mobilità elettrica
Nel 2017 in Europa ci sono state 149.086 nuove immatricolazioni di auto elettriche al 100%, con un aumento del 43,9% rispetto al 2016. Questi veicoli sono stati lo 0,9% del mercato (nel 2016 erano lo 0,6%).

Buon risultato anche in Olanda, al quinto posto, con oltre 8.000 immatricolazioni, l’1,73% delle vendite, la seconda percentuale dopo la Norvegia. Indietro l’Italia, con circa 2.500 nuove immatricolazioni, anche se in aumento rispetto alle 2.000 circa del 2016. L’Associazione francese nota che “l’osservazione dei mercati europei conferma che il sostegno pubblico è la conditio sine qua non per lo sviluppo della mobilità elettrica. Lo si constata soprattutto con il mercato danese, il cui crollo continua dopo l’abbandono della politica pubblica di sviluppo dei veicoli elettrici nel 2015. Si osserva un calo spettacolare del 45,5% delle immatricolazioni in rapporto al 2016, con solo 751 unità vendute”.
Per quanto riguarda i veicoli elettrici più venduti, in testa c’è la Renault Zoe (31.302), seguita da Nissan Leaf (17.293), BMW i3 (14.785), Tesla Model S (14.319), Volkswagen e-Golf (12.663), Tesla Model X (10.396), Nissan e-NV200 (4.419), Smart ForTwo (4.239), Renault Kangoo ZE (4.232), Volkswagen e-Up! (2.981), Opel Ampera-E (1.942), Smart ForFour (1.423).

No incentivi, no decollo – In Italia il mercato delle elettriche stenta a decollare. Abbiamo un parco auto tra i più vecchi ma non abbiamo un sistema di incentivi che favorisca la diffusione delle e-cars e la costruzione delle colonnine di ricarica. Dai dati UNRAE risulta che le immatricolazioni di auto elettriche nel dicembre 2017 hanno rappresentato solo lo 0,1% del mercato automobilistico italiano. Una percentuale bassissima, specie se confrontata con quella di altri Paesi europei. In Germania, per esempio, le e-cars hanno registrato un aumento del 119,6% nel 2017 (dati ACEA, Associazione Costruttori Europei).

La situazione dell’auto elettrica in Italia appare ancor più sconfortante se la si mette al confronto con la Norvegia, dove le elettriche nel 2016 hanno rappresentato il 40,2% delle nuove immatricolazioni. All’origine del successo norvegese c’è un sistema di incentivi per il sostegno alle e-car, in Italia la scarsa incentivazione dell’elettrico rende addirittura più conveniente l’acquisto di un’auto tradizionale.

Qualche speranza si era aperta di recente. A settembre, il sottosegretario ai Trasporti aveva dichiarato che il Governo stava studiando “apposite misure di incentivazione per la diffusione degli autoveicoli elettrici”.

“L’auto elettrica è il futuro delle quattroruote e del trasporto urbano”, ha detto l’ad Enel Francesco Starace. Un futuro prossimo, più di quanto ci si possa immaginare: “Fra due o tre anni i costruttori tedeschi produrranno mezzi con batterie che consentiranno di percorrere 500-600 chilometri e così nessuno avrà più timore di rimanere senza carica”.

Nello scorso novembre, presentando la strategia energetica nazionale, il ministro Calenda aveva fatto sperare ribadendo che l’Esecutivo stava ragionando su “un incentivo per svecchiare il parco circolante”. Poi è restato tutto fermo, almeno fino ad oggi.

Noleggi, Italia preferita – Happy-car ha pubblicato uno studio che presenta i dati raccolti a livello europeo nel 2017. Lo scopo è analizzare i trend dei clienti italiani e compararli con quelli delle altre nazioni UE. Particolare attenzione è stata posta sulle località dove state effettuate le prenotazioni in modo da dedurre le mete preferite dai clienti.

Dando uno sguardo ai dati totali delle prenotazioni, si conferma che l’Italia è sicuramente la meta preferita dagli stessi italiani. Infatti, ben il 70% delle prenotazioni della piattaforma italiana si svolgono sul territorio nazionale. Il dato è in crescita rispetto al 2016, quando le prenotazioni interne erano il 61% del totale. Si tratta di un dato molto interessante se confrontato con le altre nazioni europee: olandesi e tedeschi effettuano prenotazioni “in casa”, rispettivamente nel 18% e nel 34% dei casi, in Francia le prenotazioni interne sono pari al 50%, mentre in Spagna il dato è più simile a quello italiano (64%).

Guardando ai costi, si nota la conferma dei trend degli anni precedenti, specie scorporando i dati per zone, ovvero nord centro e sud. Le isole e le località di villeggiatura hanno prezzi più alti e prenotazioni per più giorni rispetto a grandi città come Roma e Milano, nei grossi centri le auto si prenotano anche lontano da aeroporti e per meno giorni. Nelle dieci città dove sono stati effettuati più noleggi, proprio Milano è risultata avere il rapporto prezzo per giornata più basso con una media di 13,60€. Dall’altro lato si trovano le città isolane, soprattutto sarde, con Cagliari in testa (28,94€).

Le dieci città dove in assoluto sono stati effettuati più noleggi nel 2017 sono italiane, mentre l’anno precedente comparivano Rodi in Grecia e Ibiza in Spagna. Fra le new entry spiccano Bari e Lamezia Terme che è addirittura quinta assoluta.

La città con più prenotazioni in assoluto è Catania che, rispetto al 2016, scalza Roma e Napoli. Le uniche due città del nord che fanno parte della top 10, sono Milano e Bergamo a conferma che la classifica è influenzata dalle localizzazioni dei voli low cost. Le preferenze ricadono più sulle località sarde, Cagliari e Olbia (Alghero non è in classifica solo per poco) e quelle siciliane come Palermo e, appunto, Catania, ma anche Trapani e Messina. Se il 70% dei noleggi sono italiani, il 30% si concentra in Spagna (8,5%) sulle isole: le prime due sono Palma di Maiorca e Ibiza, la terza è Las Palmas. Dopo la Spagna, Grecia, Portogallo e Francia.

Cala il CO2 – Nel 2017 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono calate di quasi 2 milioni e mezzo di tonnellate (2.498.359 tonnellate per la precisione) rispetto al 2016. Questo calo corrisponde ad una diminuzione percentuale del 2,6%. Nel solo mese di dicembre la diminuzione è stata di 584.742 tonnellate, pari al 7,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2016. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il trend di calo delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione è costante a partire dal 2010, con l’unica eccezione del 2015.

 La personalità nel colore – Secondo le statistiche di Unrae – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – il grigio è il colore più venduto in Italia, seguito da bianco e nero.  Tutti e tre coprono il 78 % del mercato domestico. Ma aldilà di questioni puramente commerciali, è interessante definire i profili psicologici degli acquirenti. Chi compra auto grigie – il 35 % dei nostri connazionali – solitamente ha una personalità molto riservata. Tende a non voler troppo apparire ma piuttosto a confondersi con il mondo circostante. Il grigio è anche il colore delle persone più mature. Ed è tipico dei periodi storici più difficili, come quelli che stiamo attraversando e che spingono gli automobilisti a scegliere tonalità neutre.

Il bianco è invece il colore preferito dal 28 % degli italiani.  Identifica personalità esigenti, non facili da accontentare. Perché pretendono ordine e pulizia e non sembrano essere propense ad esternare emotività. Angela Wright, esperta di psicologia legata ai colori e già consulente per la Ford, ha una teoria al riguardo. “La persona che guida un’auto bianca invia un messaggio preciso: non avvicinatevi!”. E il nero? Per il 15 % è il colore ideale da scegliere per l’auto. Perché rappresenta stile ed eleganza, ma anche la credibilità di chi la guida. Che risulta una persona con grande fiducia, capace di trasmettere serietà e sicurezza.

 

 

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