7GIORNI IN SENATO/ Tra decreto salva-banche e responsabilità dei medici

Provenzano Francesco Mariadi FRANCESCO MARIA PROVENZANO

I lavori parlamentari dopo la pausa dovuta alle festività natalizie sono ripresi martedì 10 gennaio con l’informativa in Aula del ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti; è seguita la discussione del doc. IV-quater, n. 4, sull’insindacabilità del senatore Albertini, e la deliberazione sulla richiesta di dichiarazione d’urgenza per il ddl n. 624, sull’istituzione di una Commissione di inchiesta sul dissesto del Monte dei Paschi di Siena; il seguito dell’esame del ddl n. 2224 sulla responsabilità delle professioni sanitarie (nel testo proposto dalla Commissione Sanità).

Martedì 10 gennaio alle ore 16,30   in Aula il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha reso un’informativa sulle dichiarazioni rilasciate il 19 dicembre scorso in tema di giovani italiani che ricercano opportunità all’estero. Esprimendo una valutazione sul fenomeno della fuga dei cervelli, il ministro ha dichiarato che non è giusto considerare meno competenti i giovani che restano in Italia, ma ha aggiunto un inciso sbagliato del quale si è subito scusato. Le prospettive occupazionali sono peggiorate dopo la crisi del 2008 e dopo che la riforma Fornero ha aumentato l’età pensionabile: il ministro ha ricordato che il governo è intervenuto con il programma europeo Garanzia giovani, con il potenziamento dell’apprendistato, con l’aumento della flessibilità in uscita, con l’abolizione dei contratti di collaborazione a progetto.

Sul tema dei voucher, il ministro ha ribadito la necessità di una revisione dello strumento. Ha affermato, infine, che le minacce rivolte alla sua famiglia testimoniano un pesante clima di tensione. Nella discussione hanno preso la parola la senatrice Bencini (Misto), la quale ha sollecitato interventi più pragmatici;  Zizza (CoR), che ha invocato un mutamento delle politiche del lavoro; i Divina (LN), Quagliarello, Tremonti (GAL) e Palma (FI-Pdl), secondo i quali i fallimenti del Jobs act, le dichiarazioni offensive nei confronti dei giovani che lavorano all’estero e la mancata comprensione del fenomeno dell’occupazione nello scenario globale dovrebbero indurre il ministro a rassegnare le dimissioni. Pur apprezzando l’azione del Dicastero,  Barani (AL-A) ha ritenuto insufficienti le scuse e ha invitato il Ministro a dimettersi;  Barozzino (SI-Sel), il cui Gruppo ha presentato la mozione di sfiducia individuale, ha criticato il Jobs Act che ha regalato venti miliardi alle imprese senza aumentare l’occupazione e senza ridurre la precarietà. La senatrice Montevecchi (M5S) ha accusato il ministro di sordità e di incompetenza, ha evidenziato che la disoccupazione è al venti per cento e ha rinnovato la proposta del reddito di cittadinanza. Berger (Aut) ha espresso invece apprezzamento per l’operato del ministro, al quale ha chiesto di non modificare lo strumento dei voucher; Luigi Marino (AP) ha manifestato solidarietà al ministro e condivisione della riforma del mercato del lavoro, senza escludere però modifiche in tema di voucher e appalti; la senatrice Parente (AP) ha auspicato una politica per favorire il rientro dei giovani emigrati all’estero. L’Assemblea ha approvato l’applicabilità dell’articolo 68, prima comma, della Costituzione, nell’ambito di un procedimento penale, pendente dinanzi al Tribunale di Brescia per il delitto di calunnia aggravata, nei confronti del senatore Gabriele Albertini. La relatrice, senatrice Filippin (PD), ha illustrato le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità, che ha proposto a maggioranza di deliberare che le dichiarazioni rese dal senatore Albertini costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni e ricadono pertanto nell’ipotesi costituzionale di insindacabilità. Nella discussione sono intervenuti  Falanga (AL-A), Cucca (PD), D’Ascola, Albertini (AP). Secondo  Casson (PD) il senatore Albertini non era senatore all’epoca dei fatti, il Parlamento europeo ha rigettato l’istanza di insindacabilità e il Senato si è detto non è competente sulla materia. Hanno svolto dichiarazioni di voto a favore dell’insindacabilità Falanga (AL-A), Buemi (Aut), Malan (FI-PdL) e Russo (PD). Hanno annunciato voto contrario Crimi (M5S) e Mineo (SI-Sel). La seduta è terminata alle ore 19:45.

Mercoledì 11 l’Aula si è riunita ore 9,30 e ha approvato l’estensione della richiesta di urgenza, in ordine al ddl n. 624, d’iniziativa del sen. Martelli (M5S) e altri, sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul dissesto finanziario dell’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena, a tutti i ddl in materia d’inchiesta sul sistema bancario. Marino (PD) ha comunicato che la Commissione finanze ha terminato l’indagine conoscitiva sul sistema bancario e sul risparmio e il 31 gennaio inizierà ad esaminare i tredici ddl presentati per attivare una procedura d’inchiesta riguardante diverse banche, non solo MPS. L’Assemblea con 168 voti favorevoli, 8 contrari e 35 astenuti, ha approvato, con modifiche, il ddl n. 2224, in materia di responsabilità professionale del personale sanitario, composto da 18 articoli. Il testo torna alla Camera dei deputati. Hanno svolto dichiarazione di voto a favore del ddl D’Ambrosio Lettieri (CoR), Compagnone (AL-A), Lucio Romano (Aut), Aiello (AP), Zuffada (FI-PdL) e Emilia De Biasi (PD). La senatrice Stefani (LN) e il senatore Gaetti (M5S) hanno annunciato l’astensione: nonostante le modifiche migliorative introdotte nel passaggio al Senato, le norme sulla responsabilità penale e civile peggiorano il decreto Balduzzi e le asimmetrie tra società assicurative e professioni sanitarie rappresentano uno svantaggio per i cittadini. La senatrice Petraglia (SI-Sel), e la senatrice De Pin (GAL) a titolo personale, hanno dichiarato voto contrario, soffermandosi sulle criticità del testo che non affronta le cause della malasanità, non tratta la gestione del rischio clinico, limita l’autonomia dei medici, indebolisce la tutela del diritto alla salute circoscrivendo la responsabilità penale alla colpa grave e all’imperizia. La seduta è terminata alle ore 13:30.

Nel pomeriggio tutti i senatori si sono recati a Montecitorio per partecipare alla seduta comune per l’elezione di un giudice della Corte costituzionale. Nel corridoio dei busti incontro il senatore del PD Claudio Moscardelli al quale chiedo un giudizio sulla vicenda Grillo al Parlamento europeo. Ecco il suo commento: “La piroetta Grillo in Europa ha reso i 5stelle ridicoli. È’ una vicenda che possiamo smontare e ricostruire più volte ma il risultato è sempre lo stesso: incoerenza, incompetenza, spregiudicato opportunismo, limite del ridicolo superato. Proviamo ad immaginare per un attimo se il gruppo dei liberali Alde avesse detto sì a Grillo, il falso europeista. Cosa ci avrebbero detto? L’euro sarebbe diventato irrinunciabile come l’Europa. Starebbero a disquisire su come la loro forza politica tramite l’Alde avrebbe cambiato in meglio l’Unione Europea. Non è andata così e la mossa spregiudicata all’insaputa di tutti è sprofondata nella farsa con il ritorno dall’Ukip di Farage a parlare di uscita dall’euro, con il capo chino e con il sorriso nervoso dell’umiliazione stampato in volto! Questi sono i 5 stelle in Europa, capaci per un giorno di sfigurare pure con la loro sindaca Raggi, però solo fino alla cancellazione degli omissis dalle intercettazioni come richiesto da uno dei 23 mila dipendenti (così lo aveva definito la propaganda 5 stelle)! Una storia triste per il nostro Paese”.

Il Parlamento in seduta comune si è riunito nella seduta pomeridiana alla Camera dei Deputati per l’elezione di un giudice della Corte costituzionale. Poiché nessun candidato ha ottenuto la maggioranza richiesta, si dovrà procedere ad un ulteriore scrutinio.

Giovedì 12 alle ore 9,30, all’ordine del giorno dell’Aula c’era l’esame di ratifiche di accordi internazionali. L’Assemblea ha deliberato la sussistenza dei presupposti di necessità e di urgenza in ordine al decreto-legge salva banche, confermando il parere espresso dalla Commissione Affari costituzionali, ai sensi dell’articolo 78, comma 3, del Regolamento, sul ddl n.2629 di conversione in legge del decreto-legge 23 dicembre 2016 n. 237, recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio. Successivamente, ha approvato alcune ratifiche di accordi internazionali. In Commissioni congiunte Finanze di Camera e Senato, alle ore 9,30 ha avuto luogo l’audizione del ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, sulla tutela del risparmio nel settore del credito. Nella stessa giornata nella seduta antimeridiana la Commissione Finanze, con la relazione del suo presidente sen. Marino ha incardinato il ddl n. 2629, di conversione in legge del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237 (scade il 21 febbraio), recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio.

Nella seduta pomeridiana delle ore 16 si sono svolte interpellanze e interrogazioni su ratifiche di accordi internazionali e sulle misure a sostegno dei prodotti ortofrutticoli italiani  presentata da Padua, Cuomo, Fasiolo, Giacobbe, Lai, Orrù Pezzopane, Ruta, Sangalli, Scalia, Sollo, Compagnone, Scavone, Cucca, Puappato e Idem, presentate al  ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Un’altra interrogazione riguardava la tutela del Prosecco doc del Carso presentata da Fasiolo. E un’altra ancora riguardante il riconoscimento dei livelli professionali civili per gli ufficiali di Marina. presentata da Battista ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Difesa.

Il sottosegretario Olivero ha poi risposto all’interrogazione di Fasiolo (PD) sulla tutela del prosecco doc del Carso, garantendo il sostegno del ministero alle iniziative dei produttori volte al riconoscimento della denominazione di origine controllata. Il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Del Basso De Caro ha risposto all’interrogazione 3-03370 del senatore Battista (Aut) sul riconoscimento dei livelli professionali civili per gli ufficiali di Marina: il mancato riconoscimento dipende da una normativa internazionale di cui l’interrogante, in replica, ha auspicato una revisione. La seduta è terminata alle ore 17:34.

* Il Senato della Repubblica sarà aperto al pubblico sabato 14 gennaio, dalle ore 10 alle ore 18. Le visite, gratuite e della durata di circa 40 minuti, sono curate da personale del Senato, che illustra i principali aspetti storici, artistici e istituzionali delle sale di rappresentanza e dei luoghi più suggestivi di Palazzo Madama.

 

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