7GIORNI IN SENATO/ Dall’immigrazione illegale all’inchiesta sul sistema bancario

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO

Lunedì 27 marzo l’Aula riunitasi alle ore 17 ha aperto la cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017): storico della letteratura e docente universitario, fu anche deputato dell’Irpinia e ministro della Pubblica Istruzione nei governi guidati da Cavour e Ricasoli. In apertura, l’Orchestra del Festival Puccini e il Mezzosoprano Laura Brioli, diretti dal Maestro Alberto Veronesi, hanno eseguito i Wesendonck-Lieder di Richard Wagner. La cerimonia è proseguita con gli interventi del presidente del Senato, Pietro Grasso, dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e del presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis. Alla cerimonia si sono svolti gli interventi di Eugenio Scalfari e del critico letterario Giorgio Ficara. La cerimonia si è conclusa con le letture dell’attore Fabrizio Bentivoglio.

Martedì 28 l’Aula, che si è riunita alle ore 11 dopo che per due volte è mancato il numero legale,  ha avviato la discussione di mozioni sulla sindrome di Down.  Mandelli (FI-PdL) ha illustrato la mozione n. 751 che impegna il governo ad adottare provvedimenti per garantire assistenza ai genitori nelle strutture preposte alla diagnosi e a fornire adeguata informazione su misure di sostegno e condizioni di inclusione.  Barani (ALA) ha illustrato la mozione n. 753 che impegna il governo a porre in essere investimenti per potenziare l’indipendenza di persone con sindrome di Down. La senatrice Bignami (Misto) ha illustrato la mozione n. 754 che prevede dettagliati impegni in ambito sanitario, scolastico, lavorativo, previdenziale, sportivo e nell’ambito dell’autonomia personale, tra cui: il potenziamento delle strutture del Servizio sanitario nazionale.  D’Ambrosio Lettieri (CoR) ha illustrato la mozione n. 755 che, oltre agli impegni già menzionati dalla mozione n. 754 in ambito sanitario, lavorativo e previdenziale, chiede di integrare il decreto del 12 gennaio 2017 sui livelli essenziali di assistenza e di rivedere i requisiti minimi di accesso alle prestazioni INPS. Consiglio (LN) ha illustrato l’ordine del giorno G1, che impegna il governo a verificare l’attuazione della legge n. 68 del 1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili). Panizza (Aut) ha illustrato l’ordine del giorno G2 che impegna il governo a coinvolgere le associazioni più rappresentative per la trattazione di questi temi. Alla discussione hanno partecipato  Consiglio (LN), Conte (AP), Laura Bignami (Misto), Maria Rizzotti (FI-PdL), Laura Fasiolo (PD), Anna Cinzia Bonfrisco (Misto). La seduta è terminata alle ore 13:15.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,30 l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2705 di conversione in legge del decreto-legge 17 febbraio 2017, n. 13, recante disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale. Il decreto, che si compone di 23 articoli, è stato esaminato in sede referente dalle Commissioni riunite giustizia e affari costituzionali. Le Commissioni hanno approvato emendamenti che aumentano a 26 le sezioni specializzate ed estendono la loro competenza. In replica, il relatore Cucca (PD) ha affermato che le critiche sono estranee al merito del provvedimento, rinviando piuttosto a visioni diverse del fenomeno dell’immigrazione. Il relatore Mancuso (AP) ha affermato che, dopo le modifiche approvate in sede referente, il provvedimento bilancia l’esigenza di snellire e accelerare le procedure con la tutela del diritto di difesa. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la questione di fiducia su un maxiemendamento che recepisce le modifiche approvate dalla Commissioni, ad eccezione di quelle che sono state dichiarate improponibili dalla Presidenza. Il presidente della Commissione bilancio Tonini (PD), nel riferire sui profili finanziari del maxiemendamento, ha rilevato che dal testo è stato espunto l’emendamento sulla Croce rossa in quanto dichiarato improponibile dalla Presidenza. Ha chiesto inoltre al Governo di modificare il comma 3-bis dell’articolo 13 al fine di recepire le indicazioni della Ragioneria dello Stato. Il vice ministro Morando ha accolto la richiesta. Alla discussione sulla fiducia hanno partecipato Erika Stefani (LN), Mineo (SI-Sel), Floris, Gasparri, Caliendo (FI-PdL); Mussini (Misto), Manuela Serra e Endrizzi (M5S). Le dichiarazioni di voto si svolgeranno domani mattina; la chiama è prevista alle ore 11,30. La seduta è terminata alle ore 19:30.

Mercoledì 29 nel Salone Garibaldi, prima che si riunisse l’Aula, trovo molti senatori che discutono della frase pronunciata dal ministro Poletti sul “calcetto”, ed è stato quasi un coro unanime di critica e su questo ho ascoltato il senatore del M5S Stefano Lucidi che mi ha detto: “Poletti Noi. Allora ci vediamo tutti sotto Palazzo Chigi verso le 15. Facciamo una partitella a calcetto e intanto spariamo qualche cazzata tra amici, ma intanto ci conosciamo meglio e magari cerchiamo di risolvere i problemi dell’Italia. Dai ministro, mentre ci passiamo la palla, parleremo del nuovo nome da dare ai voucher, visto che non li abolirete ma gli cambierete appunto solo il nome. Se vuole possiamo parlare anche di Jobs Act, di Buona Scuola. Perché l’importante è affrontarli i problemi, in un modo o in un altro. Vero? Poi chi se ne frega se abbiamo un sistema scolastico che in teoria è basato sul merito, che rilascia titoli che fanno curriculum; chi se ne frega se miliardi di persone ogni giorno sono giudicate in base a quello che hanno fatto in passato e che hanno scritto nei loro curricula. Chi se ne sbatte se ogni giorno milioni di aziende cercano di selezionare persone, normali cittadini in base alle loro esperienze lavorative e culturali. Lo sa qual è il problema signor ministro? Che a calcetto si gioca solo in 10, mentre noi siamo milioni. E vi manderemo a casa stavolta”. L’Assemblea, nella seduta antimeridiana riunitasi alle ore 9,30 con 145 voti favorevoli, 107 contrari e un astenuto, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l’emendamento interamente sostitutivo dell’articolo unico del ddl n. 2705 di dell’immigrazione illegale. L’esame del provvedimento passa alla Camera dei deputati.

Nelle dichiarazioni di voto hanno negato la fiducia  Bruni (CoR), Arrigoni (LN), Giovanardi (GAL), Mazzoni (ALA), Loredana De Petris (SI-Sel), Crimi (M5S) e Caliendo (FI-PdL). Hanno annunciato la fiducia  Doris Lo Moro (MDP), Fabiola Anitori (AP) e Russo (PD). La seduta pomeridiana è iniziata alle ore 16,30 si sono svolte le votazioni per l’elezione di tre senatori segretari. Sono stati eletti con votazione a scrutinio segreto, mediante schede, Colucci (AP), Fravezzi (Aut) e Giovanni Mauro (GAL). La seduta è terminata alle ore 20:15.

Giovedì 30 la seduta dell’Aula è iniziata alle ore 9,30 con l’esame del ddl n. 624 e connessi, recante “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario italiano”. Il ddl, nel testo unificato proposto dalla Commissione, istituisce una Commissione d’inchiesta della durata di un anno, composta da venti senatori e da venti deputati. La Commissione, che procede alle indagini con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria, ha il compito di verificare: gli effetti sul sistema bancario italiano della crisi finanziaria globale e le conseguenze dell’aggravamento del debito sovrano; la gestione degli istituti bancari rimasti coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e destinatari, anche in forma indiretta, di risorse pubbliche; l’efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario e sui mercati finanziari; l’adeguatezza della disciplina legislativa e regolamentare nazionale ed europea, anche ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie.

Il relatore, Mauro Marino (PD), ha ricordato l’indagine conoscitiva svolta dalla Commissione finanze; ha richiamato inoltre i fattori che hanno determinato una condizione di fragilità delle banche: la crisi economica, la riduzione dei margini di redditività dovuta ai bassi tassi di interesse, l’accumulo di crediti deteriorati. A tali fattori si sono aggiunti squilibri strutturali legati al modello di business e casi di cattiva gestione. Alla discussione generale hanno preso parte Carraro, D’Alì, Scilipoti Isgrò, Galimberti, Ceroni (FI-PdL), Cappelletti, Laura Bottici, Girotto (M5S), Tosato (LN), Fornaro (MDP), Laura Puppato, Moscardelli, Mucchetti (PD), Paola De Pin (GAL), D’Anna (ALA), Maria Mussini, Anna Cinzia Bonfrisco (Misto).

Le opposizioni hanno rimproverato al PD, che ha responsabilità rispetto alla crisi di liquidità del Monte dei Paschi di Siena e alla vicenda delle quattro banche in risoluzione, di avere ritardato il varo della Commissione d’inchiesta. Il seguito dell’esame è rinviato alla seduta pomeridiana di martedì 4 aprile. La seduta è terminata alle ore 13.

Nella seduta pomeridiana delle ore 16 si sono svolte le seguenti interrogazioni: la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Biondelli ha risposto all’interrogazione 3-03444 della senatrice Simeoni (Misto) e altri, sulla destinazione e sull’utilizzo delle risorse del fondo per le non autosufficienze. L’interrogazione evidenzia i rilievi della Corte dei conti sulle inadempienze e le discriminazioni rispetto al trattamento riservato alle persone disabili, conseguenti ai differenti livelli di spesa nelle diverse Regioni e chiede al governo di intervenire presso gli enti locali affinché rispettino gli impegni assunti. La rappresentante del governo ha ricordato che la legge finanziaria 2007 ha istituito il fondo nazionale per le non autosufficienze per garantire su tutto il territorio i livelli essenziali delle prestazioni e che la deliberazione della Corte dei conti, citata nell’interrogazione, è l’atto conclusivo di un’indagine disposta dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ha sensibilizzato le Regioni sul rispetto dei tempi e degli impegni assunti. L’interrogante, in replica, si è dichiarata parzialmente soddisfatta. La seduta è terminata alle ore 16:15.

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