7GIORNI IN SENATO/ Anche per l’omicidio stradale il governo ha posto la questione di fiducia. Poi si parla di difesa dell’ambiente

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Lunedí 29 febbraio niente Aula poiché si riunisce il martedi. In Commissione Affari costituzionali è in corso l’esame del ddl 1870, recante “Delega al governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” (approvato dalla Camera).

Martedì 1 marzo la seduta è iniziata alle ore 16,30 e in apertura il presidente Grasso esprime le congratulazioni al musicista Ennio Morricone per il premio Oscar.  Zanda (PD)  comunica che il senatore Salvatore Margiotta del PD è stato assolto con sentenza irrevocabile dalla Corte di Cassazione. Giovanardi (GAL)  rinnova al governo la richiesta di consegnare la memoria in tema di stepchild adoption, presentata mercoledì scorso alla Corte costituzionale. Il presidente del Senato comunica il nuovo calendario dei lavori fino al 17 marzo, approvato dalla Conferenza dei Capigruppo. Domani saranno discussi il ddl sull’omicidio stradale, la riforma della magistratura onoraria, la legge quadro sulle missioni internazionali . La prossima settimana, in relazione alle disponibilità del governo, sarà resa un’informativa sulla Libia. La senatrice De Petris (SEL) propone di prevedere l’informativa sulla Libia giovedì prossimo e di calendarizzare il ddl sull’identificativo delle Forze dell’ordine, il reddito di cittadinanza, la mozione sulle Ferrovie dello Stato e la mozione sulla questione bancaria.  Catalfo (M5S) propone di calendarizzare la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’interno Alfano e la mozione sull’ecobonus e di prevedere l’informativa della Libia venerdì 11. Condivide inoltre la proposta della De Petris di esaminare i ddl delle opposizioni. Paolo Romani (FI-PdL) chiesde di fissare per giovedì 10 l’informativa del governo. Divina (LN) chiede che sia il presidente del Consiglio a rendere comunicazioni sull’intervento militare in Libia. Schifani (AP) chiede che la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano sia calendarizzata dopo la decisione di eventuale archiviazione da parte del Tribunale dei Ministri. D’Ambrosio Lettieri (CR) chiede un’informativa del governo sull’emergenza profughi in Puglia. Le proposte di modifica del calendario vengono respinte.

L’assemblea passa all’esame di documenti definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. In relazione al procedimento civile nei confronti dell’ex senatore Piergiorgio Stiffoni, pendente presso il tribunale di Treviso, dopo la relazione del senatore Stefano (Misto), viene approvata la proposta della Giunta di ritenere che il fatto, per il quale è in corso il procedimento, concerne opinioni espresse da un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni e, pertanto, vige la garanzia di insindacabilità di cui all’articolo 68 primo comma della Costituzione. In relazione alla domanda di autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni di conversazioni telefoniche di Marcello Dell’Utri, nell’ambito di un procedimento penale, anche nei suoi confronti, pendente presso il tribunale di Napoli, l’Assemblea approva la proposta, deliberata a maggioranza dalla Giunta, di concedere l’autorizzazione.

Dopo la relazione della senatrice Lo Moro (PD), intervengono per  dichiarazione di voto Crimi (M5S) e Emilia De Biasi (PD). In relazione alla domanda di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti del sen. Domenico De Siano nell’ambito di un procedimento penale, l’Assemblea  approva la proposta, deliberata a maggioranza dalla Giunta, di negare l’applicazione della misura cautelare ai sensi dell’articolo 68, secondo comma della Costituzione. Dopo la relazione del sen. Stefano (Misto), il quale ha ricordato che è caduto il capo di imputazione di associazione a delinquere,  Buccarella (M5S) annuncia voto contrario, rilevando che permane l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Cucca (PD) invece annuncia voto favorevole. La seduta termina alle ore 18:20.

Mercoledì 2 la seduta inizia alle ore 9,30. Il relatore, Cucca (PD),  riassume il contenuto del ddl, in quinta lettura al Senato, che punisce con la reclusione da 8 a 12 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave o di grave alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; in stato di ebbrezza o alterazione psicofisica meno grave laddove si tratti di conducenti che esercitano professionalmente l’attività di trasporto di persone e di cose. È, invece, punito con la pena della reclusione da 5 a 10 anni l’omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica con minore tasso alcolemico, che abbiano superato specifici limiti di velocità, che abbiano attraversato le intersezioni semaforiche disposte al rosso o abbiano circolato contromano, che abbiano effettuato manovre di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi, che abbiano effettuato sorpassi azzardati. La pena è, tuttavia, diminuita fino alla metà quando l’omicidio stradale, pur cagionato da condotte imprudenti, sia conseguenza anche di una condotta colposa della vittima. La pena è aumentata se l’autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata). Nel caso in cui il conducente provochi la morte di più persone ovvero la morte di una o più persone e le lesioni di una o più persone, la pena è aumentata fino ad un massimo di 18 anni. E’ prevista una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. Il relatore, infine, dà conto della modifica apportata, in quarta lettura, dall’altro ramo del Parlamento in ordine al comma 6, dell’articolo 1.

La Camera ha riscritto il comma 8 dell’articolo 189 del codice della strada, che il Senato aveva abrogato: è esclusa l’ipotesi dell’arresto in flagranza di reato, prevista in caso di omicidio stradale, ove il conducente si fermi e presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, e dall’incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose. Respinta la questione sospensiva avanzata da Giovanardi (GAL), contro la quale si è pronunciato il sen. Lumia (PD), inizia la discussione generale, alla quale partecipano i sen. Nadia Ginetti, Rosanna Filippin (PD), Candiani, Divina (LN), Scilipoti Isgrò, Malan (FI-PdL), Liuzzi (CR), Giovanardi (GAL), Mazzoni (AL), Mussini (Misto). Pur favorevoli ad un inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza o di alterazione derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti, le opposizioni  rilevano la sproporzione delle pene (la pena per l’omicidio è aumentata di quattro volte, per le lesioni particolari di otto volte, in caso di fuga del conducente la pena supera quella prevista per l’omicidio preterintenzionale). Il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi  evidenzia che l’azione del governo non è limitata all’inasprimento delle pene: sono state stanziate risorse per la manutenzione del manto stradale e per progetti educativi nelle scuole. Inoltre, è all’esame del Senato una riforma del codice della strada. Pone quindi la questione di fiducia sull’approvazione del testo licenziato dalla Camera. Nella discussione sulla questione di fiducia intervengono  Giovanardi (GAL), Erika Stefani (LN), Uras (Misto-SEL) e Amidei (FI-PdL). Nelle dichiarazioni di voto  annunciano la fiducia i Alessandra Bencini (Misto-IdV), D’Ascola (AP) e Lumia (PD). Negano la fiducia Bruni (CR), Crosio (LN), Giovanardi (GAL), Maria Mussini (Misto), Buccarella (M5S) e Caliendo (FI-PdL). La senatrice Bellot (Misto-Fare) e il sen. Falanga (AL) annunciano la non partecipazione al voto.

Le opposizioni  criticano l’abuso che il governo fa del ricorso ai voti di  fiducia. Ma poi con 149 voti favorevoli, 3 contrari e 15 astensioni, l’Assemblea rinnova la fiducia al governo, approvando definitivamente il ddl 859-1357-1378-1484-1553-D, introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali, nonché disposizioni di coordinamento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e al decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274.

Al termine della votazione  avvicino Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia, chiedendogli un commento, ecco la sua risposta: “La nuova legge che regolamenta l’omicidio stradale è una buona norma, seppur giustamente severa e quanto mai necessaria, dati i molti gravi comportamenti adottati dai conducenti di autoveicoli, che provocano un altissimo numero di feriti e morti. Spesso i giovani e i non più giovani alla guida commettono gravi infrazioni, che portano a tragedie e morti, si pensi alle distrazioni causate da un uso improprio del cellulare (intrattenere conversazioni telefoniche senza usare gli auricolari è solo uno dei molteplici esempi), a coloro che guidano in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Ecco, dobbiamo pensare che chi guida se non ci mette tutta la prudenza e l’attenzione necessarie rischia di commettere un omicidio e chi causa una morte, che ha per definizione carattere di irrimediabilità, deve essere punito con pene certe e severe. E’ necessaria, e questa legge la prevede, una forte politica di formazione culturale riguardo alle regole del codice della strada e di buon comportamento per evitare quei rischi derivanti da atteggiamenti irresponsabili che causano un così alto numero di feriti e morti in strada”. La seduta termina alle ore 18.

Giovedì 3 l’Aula si  riunisce alle ore 9,30 Nella seduta pomeridiana, alle ore 16, si svolgerà il question time con il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, che risponderà su economia circolare e bonifica di siti industriali e di siti di gestione e smaltimento dei rifiuti. Con la relazione del senatore Cucca, è iniziato l’esame del disegno di legge delega n. 1738 e connessi, nel testo proposto dalla Commissione Giustizia, sulla riforma della magistratura onoraria; il seguito della discussione è  rinviato alla prossima settimana. Alla discussione generale  prendono parte Scilipoti Isgrò, Caliendo (FI-PdL); Lo Giudice, Rosanna Filippin (PD); Bruni (CR); Falanga (AL); Divina (LN); Mussini (Misto). In replica il relatore esprime apprezzamento per i suggerimenti emersi nella discussione e chiede un rinvio alla settimana prossima per sondare la possibilità di approvare all’unanimità il provvedimento. La seduta termina alle ore 12,10.

Nella seduta pomeridiana, alle ore 16, si  svolge il question time con il ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, che risponde a interrogazioni e interpellanze su economia circolare e bonifica di siti industriali e di siti di gestione e smaltimento dei rifiuti. Sulla posizione del governo in ordine al pacchetto dell‘economia circolare, formulano quesiti Laura Puppato (PD), Paola Pelino (FI-PdL), Paola Nugnes (M5S), Di Biagio (AP), Compagnone (AL-A) e Tarquinio (CoR). Il ministro dell’ambiente Galletti  evidenzia che il passaggio all’economia circolare richiede un profondo mutamento culturale e adeguati incentivi economici e  afferma che l’Italia ha optato per la decarbonizzazione in anticipo sulle decisioni europee. Sul tema dello smaltimento dei rifiuti preannuncia un’iniziativa legislativa volta a diminuire il conferimento in discarica, ancora troppo elevato, e a diffondere la raccolta differenziata. Su operazioni di bonifica riguardanti siti industriali di interesse nazionale e siti di gestione e smaltimento dei rifiuti, formulano domande Dalla Zuanna (PD), Paola Pelino (FI-PdL), Ornella Bertorotta (M5S), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Di Biagio (AP), Battista (Aut), Compagnone (AL-A) e Tarquinio (CoR). Il ministro Galletti ha evidenziato che per il programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale sono stati stanziati complessivamente 2 miliardi di euro, che sono stati trasferiti alle Regioni ma non interamente spesi. Dopo aver dato informazioni specifiche sui siti di Trieste, Gela e Caffaro, si  sofferma sulle infrazioni per violazione della direttiva rifiuti: dal 2007 ad oggi le discariche abusive sono diminuite, passando da 200 a 155. La seduta termina alle ore 17:15.

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