7 GIORNI IN SENATO/ Dalle tutele del lavoro allo statuto del Trentino Alto Adige

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO 

Martedì 9 l’Aula ha ospitato la celebrazione del “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”. La cerimonia ha visto la testimonianza dei familiari di alcune delle vittime, l’intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso e la premiazione delle 3 scuole vincitrici del concorso “Tracce di memoria“. E’ iniziata alle ore 11 con l’esecuzione dell’Inno nazionale da parte degli studenti del Liceo Scientifico “Farnesina” di Roma. L’evento è stato  introdotto e guidato da Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi Calabresi assassinato il 17 maggio 1972, attuale direttore del quotidiano La Repubblica. Hanno portato la loro testimonianza il padre di Walter Rossi, Francesco Rossi, la vedova di Claudio Graziosi, Silvana Perrone Graziosi, il figlio di Carlo Casalegno, Andrea Casalegno. Uno studente ha letto un testo del giornalista Cesare Martinetti in memoria dell’avvocato Fulvio Croce. E’ intervenuta una studentessa dell’Istituto Professionale Statale “J.B. Beccari” di Torino.

Nella seduta pomeridiana l’aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30. In apertura il Presidente di turno Gasparri ha rinviato ad altra seduta l’esame del ddl n. 874-B sul delitto di tortura, fissando alle ore 19 dell’11 maggio il termine per presentare sub emendamenti a due emendamenti presentati dai relatori all’articolo 1. L’Assemblea ha quindi avviato l’esame del ddl n. 2233-B, “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera. Il relatore, Sacconi (AP), ha segnalato le principali modifiche introdotte dalla Camera: la stabilizzazione e l’estensione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo con il compito di formulare proposte e indirizzi in tema di modelli previdenziali, modelli di welfare, formazione professionale. Ha poi evidenziato questioni interpretative irrisolte, richiamando le norme sul diritto d’autore, il superamento della gestione separata presso l’Inps, la reintroduzione di tariffe minime a garanzia del principio dell’equo compenso, l’utilizzo degli strumenti tecnologici nell’ambito del lavoro agile, le norme sulla sicurezza e sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Alla discussione generale hanno partecipato Nicoletta Favero, Ichino, Angioni (PD), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Divina (LN), Pegorer (Art.1-MDP), Puglia (M5S), Serenella Fucksia (Misto), Barozzino (SI-Sel) e Bertacco (FI-PdL). In replica il sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali Bobba ha ricordato che il governo è intervenuto nella zona grigia tra lavoro subordinato e autonomo per ridurre le forme contrattuali ibride. Ha quindi richiamato le tutele introdotte per la malattia, l’infortunio, la maternità, e le deduzioni fiscali per la formazione e lo sviluppo della professione. L’esame del ddl proseguirà domani. La seduta è terminata alle ore 19:30.

Mercoledì 10 l’Assemblea nella seduta iniziata alle ore 9,30 ha approvato definitivamente il ddl n. 2233-B, Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Nel passaggio all’esame dell’articolato sono state respinte tutte le proposte di modifica e sono stati accolti, previa riformulazione, diversi ordini del giorno. Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti Divina (LN), Maria Grazia Gatti (Art. 1-MDP), Monica Casaletto (GAL), Barani (ALA), Berger (Aut), Conte (AP), Sara Paglini (M5S), Barozzino (SI-SEL), Mandelli (FI-PdL) e Annamaria Parente (PD). La seduta è terminata alle ore 12:45.

Nella seduta pomeridiana delle ore 16 in apertura della seduta il presidente di turno Gasparri ha ricordato Luigi Ramponi senatore nella XII, XV e XVI legislatura ed hanno preso la parola Matteoli (FI-PdL), Divina (LN), Compagna (GAL), Dalla Tor (AP), Anna Cinzia Bonfrisco (Misto), Astorre (PD) e il ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro che ne hanno ricordato in modo particolare l’impegno politico in tema di cyber security. L’Assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento.

L’Aula ha poi approvato con 160 voti favorevoli, quattro contrari e 32 astenuti, il ddl cost. n. 2643, recante modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, in materia di tutela della minoranza linguistica ladina. Il provvedimento torna alla Camera dei deputati. Il relatore, senatore Zeller (Aut), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che ha soppresso gli articoli 2 e 5 in materia di elezione su base proporzionale del consiglio provinciale e del consiglio comunale di Bolzano. Gli articoli da 1 a 9 introducono modifiche allo statuto in materia di sessioni del consiglio regionale, composizione della Giunta provinciale di Bolzano, composizione degli organi di vertice degli enti pubblici, procedura per l’esame dei capitoli di bilancio, trasferimento fuori provincia del personale di lingua ladina e di ripartizione proporzionale dei posti nei ruoli speciali della magistratura in provincia di Bolzano, integrazione delle sezioni del Consiglio di Stato, composizione della commissione paritetica per il parere al Governo sugli schemi di decreto attuativi dello statuto. L’articolo 10 reca disposizioni finanziarie. Alla discussione generale hanno preso parte Divina (LN), Uras (Misto) e il sen. D’Anna (ALA) che ha preannunciato l’astensione. Il sottosegretario  alla Presidenza del Consiglio Bressa si è rimesso all’Assemblea, ma ha garantito l’impegno del governo a dare seguito all’intesa con l’Austria. Approvato l’articolato, senza modifiche, hanno dichiarato voto favorevole al ddl  Calderoli (LN), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Mancuso (AP), Berger (Aut), Endrizzi (M5S), Loredana De Petris (SI-Sel), Tonini (PD). Le opposizioni hanno evidenziato positivamente la soppressione degli articoli 2 e 5. Barani (ALA) e Malan (FI-PdL) hanno dichiarato l’astensione. In dissenso dal Gruppo il senatore Piccoli (FI-PdL) ha annunciato voto contrario. La seduta è terminata alle ore 19.

Giovedì 11 l’Aula si è riunita alle ore 9,30 a conclusione dell’esame del documento XXIV n. 73, relazione della 10a Commissione permanente sui risultati delle principali società direttamente o indirettamente partecipate dallo Stato, ed ha approvato la risoluzione della Commissione industria e l’ordine del giorno G1. E’stato invece respinto l’ordine del giorno G2. Il relatore, Mucchetti (PD), ha ricordato che la Commissione ha illustrato le modalità con cui lo Stato esercita il ruolo di azionista, analizzando, attraverso documenti ufficiali delle società e audizioni, i dati di ENI, ENEL, Poste Italiane, Leonardo, Terna, i cui vertici sono in scadenza, e Fincantieri. E ha raccomandato una valutazione obiettiva dell’impatto che hanno avuto le privatizzazioni degli anni ’90. Nella discussione sono intervenuti Consiglio (LN), Cioffi, Castaldi (M5S), Orellana (Aut), Uras (Misto). Il vice ministro dell’Economia e delle Finanze Morando ha accolto la risoluzione e l’ordine del giorno G1 del senatore Orellana (Aut) che impegna il governo a valutare, nella nomina degli amministratori, aspetti non finanziari quali l’utilizzo di risorse energetiche, le emissioni inquinanti, l’impatto su ambiente salute e sicurezza, gli aspetti sociali, la lotta alla corruzione. Ha invece espresso contrarietà all’ordine del giorno G2 di SI-Sel che impegna a ripensare il processo di privatizzazione di Poste, a salvaguardare i livelli occupazionali della società, a garantire la qualità del servizio universale. Hanno dichiarato voto favorevole alla risoluzione Consiglio (LN), Fornaro (Art.1-MDP), Loredana De Petris (SI-Sel), Girotto (M5S), Paola Pelino (FI-PdL) Tomaselli (PD). Il senatore Barani (ALA) ha annunciato l’astensione. In dissenso dal Gruppo, i senatori Gasparri e Scilipoti Isgrò (FI-PdL) hanno annunciato l’astensione. La seduta è terminata alle ore 12.

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