CORONAVIRUS in ITALIA/ AGGIORNAMENTO del 2 aprile/ Ancora troppi i nuovi contagi, ma aumentano ancora le guarigioni. Dati confortanti dallo Spallanzani

Dal rendiconto sull’andamento dell’epidemia in Italia si apprende che alle ore 18 di oggi, 2 aprile, nelle ultime 24 ore altre 2.477 persone sono risultate al test del covid-19 in Italia, portando il totale dei contagiati in cura in questo momento nel nostro paese alla quota di 83.049. Invece il totale dei guariti è arrivata alla cifra di 18.278 grazie alle 1.431 persone che sono risultate finalmente negative nelle ultime 24 ore. Purtroppo si sono registrati ancora 760 nuovi decessi.  Il commissario straordinario all’emergenza, Angelo Borrelli ha aggiunto a questi dati anche due notizi: la prima è che le donazioni sul conto corrente della Protezione civile ammontano finora a 101 milioni di euro; la seconda è che  è partito il secondo nucleo della task force con 76 medici diretti in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Marche e Valle d’Aosta, mentre è attesa a Roma la prima task force di infermieri.

È arrivato a 69 il totale dei medici morti per il coronavirus, dopo il decesso di un medico di famiglia e un otorinolaringoiatra. Lo ha riferito la Federazione nazionale dei medici (Fnomceo). Il numero degli operatori sanitari contagiati ha ormai superato i 10 mila casi. Il 20% sono medici. Molti sono ricoverati in rianimazione. Lo ha reso noto il sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed. 

Da segnalare anche il bollettino dell’ospedale  Spallanzani di Roma, dove si rileva la continuità del trend di aumento delle persone dimesse e del calo di quelle ricoverate. Il calo dei casi è definito “significativo”. Al momento risultano ricoverati 197 pazienti, 24 in condizioni ritenute “più serie e in supporto respiratorio”. Le persone dimesse e trasferite a casa o in un’altra struttura sono 180 e sono previste altre uscite per pazienti asintomatici o con pochi sintomi.  

Detenuto morto a Bologna.  Un uomo di 76 anni – che era detenuto nel carcere di Bologna ed era stato ammesso agli arresti domiciliari per poter essere trasferito nell’ospedale Sant’Orsola dopo essere risultato positivo al contagio del coronavirus – è morto dopo il ricovero in terapia intensiva. Nei confronti dei compagni di cella sono stati adottati i protocolli di sicurezza, mentre altri due detenuti al  Sant’Orsola di Bologna, risultati positivi, sono in isolamento sempre al SAant’Orsola. Altri quattro detenuti sono in domiciliazione fiduciaria, così come tre agenti penitenziari.

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