PERISCOPIO/ Referendum separatisti. Tra Sappada e Cortina c’è di mezzo la Svp

di GIOVANNI PEREZ – Grande agitazione dalle parti di Cortina d’Ampezzo per la vicenda legata al referendum separatista di Sappada con il quale si è chiesto agli abitanti se volevano rimanere con la Regione Veneto o migrare con il Friuli Venezia Giulia:  gli abitanti di Sappada hanno scelto il Friuli Venezia Giulia con grande preoccupazione del governatore del Veneto che teme un effetto valanga in molti comuni confinanti. Evidentemente la fama di “regione d’oro” grazie alla Lega, come Zaia va propagandando, non è poi tanto tale, vista la legione di legali che lo stesso Zaia ha schierato per far annullare il responso delle urne di Sappada.

A Cortina d’Ampezzo die anni fa le risposte al quesito, solo consultivo, che era stato posto agli abitanti di quella località turistica – se volevano rimanere con la Regione Veneto o passare con la Provincia autonoma di Bolzano – erano state sintomatiche. La volontà popolare non aveva avuto dubbi nello scegliere la Provincia di Bolzano. Da parte sua la Regione Veneto aveva incassato il colpo facendo finta di nulla e “democraticamente” aveva deciso che nulla dovesse cambiare: “Figurarsi – avevano commentato in Regione Veneto – se era il caso di agitarsi per un pugno di incoscienti cortinesi, ancora memori dei bei tempi di Francesco Giuseppe e della principessa Sissi”. In realtà nessun dubbio che il Veneto fosse disposto a mollare l’osso che gli dava soldi e prestigio;  tanto più – aggiungiamo noi – che il “vitello d’oro” del Mose di Venezia sembrava in via di esaurimento. Anche in occasione della manifestazione svoltasi a Cortina venerdi scorso per celebrare i 10 anni dal referendum, Zaia ha fatto finta di nulla inviando anzi un telegramma di “buon lavoro” per la manifestazione, mentre in realtà masticava amaro.

In Alto Adige, nonostante la partecipazione e il discorso dell’ex presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, i mass media hanno ignorato la ricorrenza. Dimenticanza? No. La realtà è che la Südtiroler Volkspatei, in questa situazione, è alleata di Zaia, non gradendo una confluenza di Cortina e di altri comuni ampezzani in Alto Adige perché potrebbe alterare gli “equilibri etnici” rafforzando la componente ladina che attualmente tiene sotto il suo controllo e che invece con i nuovi venuti potrebbe sfuggirle di mano.

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