EPISTEMOLOGIA E CALCIO/ Per il caso Higuain sta andando in scena il festival della dietrologia

 

higuaindi Raffaele Ciccarelli*/

Cosa è l’epistemologia? E cosa c’entra con lo sport? Non è noto a molti, anche se oggi basta fare una veloce ricerca su internet, che l’epistemologia è lo “studio della conoscenza”. Da sempre quest’ultima ha risposto alla teoria della “doppia verità”: soprattutto nel passato, ma ancora oggi, la conoscenza viene affrontata su due binari, quello della fede e quello della ragione. La conoscenza stessa, cioè, può essere considerata facendo risalire tutto a Dio, la fede, o applicando semplicemente lo studio e accettando che tutto evolve, senza un “inventore” di partenza, la ragione. Soprattutto nel passato, filosofi come Agostino, Tommaso d’Aquino, Guglielmo di Okham ne hanno fatto la loro ragione di studio e di vita. Concetti molto alti, decisamente lontani dal prosaico mondo dello sport, del calcio, almeno in apparenza. In realtà da sempre, con concetto esasperato proprio in questi giorni, lo stesso principio della “doppia verità” può essere tranquillamente applicato al nostro calcio.

Il calcio? Una fede. Tutte le prosaiche dispute pallonare, infatti, vengono affrontate con questa idea: la fede, soprattutto se riguarda la squadra per cui tifiamo, spesso a discapito della ragione, anzi obnubilando il più delle volte quest’ultima. Questo è facilmente spiegabile partendo da un altro interrogativo: cosa è il tifo calcistico? Fede, pura fede, travestita da passione. In passato, in nome della fede sono stati perpetrati anche delitti, non accettando quanto lo studio, la ragione, ci poneva davanti agli occhi in maniera inconfutabile. Si pensi all’avversione della Chiesa alla Teoria Copernicana, che di fatto annullava quella Tolemaica appoggiata dalla stessa, a quanto hanno dovuto subire menti geniali come Galileo Galilei o Giordano Bruno, arrivando anche a pagare con la vita la difesa dei loro studi e delle loro scoperte. O alle tante guerre, vero insulto alla ragione, che sono state fatte, e purtroppo ancora vengono fatte, in nome della fede.

Il caso Higuain. In sede calcistica, il tifo per la nostra squadra azzera qualsiasi forma di dialogo, di ragionamento, si arriva a difendere i propri colori anche contro l’evidenza della logica. È quanto possiamo verificare in questi giorni, con le infinite polemiche che hanno seguito l’espulsione di Gonzalo Higuain contro l’Udinese, con la susseguente reazione smodata dell’argentino e l’inevitabile sanzione, che ha scatenato la confusa reazione dei tifosi partenopei e di tutti quanti avversano la Juventus, ritenuta mandante del misfatto. Fa parte del gioco, naturalmente, qui vogliamo solo analizzare gli effetti negativi della fede quando si allontana dal raziocinio. Un trasporto nella fede tale da cadere, innanzitutto, nel vittimismo, più o meno inconsapevole, che però ritarda il processo di maturazione, il crescere. Prima di attaccare arbitro e presunto sistema, forse sarebbe stato il caso di riprendere il giocatore, poi analizzare quanto, in un momento topico della stagione, accade intorno alla squadra, con giustificazioni anche puerili che poco hanno a che vedere con il calcio, con il solo effetto concreto di stornare l’attenzione dai veri problemi. Per non parlare, di conseguenza, del fatto che i tifosi, partenopei in questo caso, sono capaci di andare indietro anche di anni per scovare episodi che portino acqua al mulino della loro teoria, in un vero esercizio di dietrologia.

Tutto il mondo è paese. Oltre questo esempio si può citare anche quello dell’Atletico Madrid impegnato, quasi contemporaneamente, nel quarto di finale di Champions League contro il Barcellona: perché si è attaccato esclusivamente l’arbitro tedesco Felix Brych per aver espulso Fernando Torres invece di stigmatizzare il comportamento dello stesso attaccante reo, in un match così importante, di aver commesso due falli da giallo in meno di mezzora e con la sua squadra in vantaggio, tra l’altro proprio con una sua rete? Fede, appunto, che oscura la ragione. La verità è che come Chiesa e Scienza stanno da anni dialogando per trovare un giusto equilibrio tra fede e ragione, l’equilibrio si dovrebbe trovare anche in queste dispute pedestri, perché la fede a oltranza può solo allontanare dalla ragione e scadere nel becero fanatismo.

*Storico del calcio 

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