VERBA VOLANT/ Il ministro ne ha detta una giusta: «Virus e vaccini non sono materia da bar, né da talk show»

Il ministro della Salute, Roberto Speranza,  rispondendo alle domande dei giornalisti su virus e vaccini, ha giustamente detto: «Fidiamoci dei nostri pediatri, questa  non è una materia da bar, non è materia da talk show. Non è materia neanche da social network, come purtroppo avviene. E’ materia delicata, su cui bisogna fidarsi di chi ha dedicato un’intera vita ai nostri figli».

Finalmente parole sagge, che suonano ancor più pertinenti e giuste se nel corso della giornata si è costretti ad ascoltare in  martellante sequenza di avvicendamenti sui vari canali televisivi  (oltre agli ormai abusatissimi virologi, infettivologi e affini) quella processione di giornalisti – chiamati a far da tappabuchi tra uno spot pubblicitario e l’altro – del livello del deprimente Piero Sansonetti o della disgustata Maria Giovanna Maglie, del lugubre Francesco Borgonovo o del soporifero Paolo Mieli.  Comunque il ministro Speranza ci ha tenuto a farci sapere: “Io vaccinerò i miei figli contro il covid-19”.  Avrebbe potuto fermarsi lì, ma ha tenuto anche ad aggiungere che i bambini sotto i 12 anni sono esentati dal Green pass. Altrimenti – immaginiamo – Salvini avrebbe subito chiesto… un incontro a Draghi

 

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