LA TRAGEDIA DI GENOVA/ Crolla il ponte Morandi sulla A10: decine di morti e feriti. Tra le vittime anche un bimbo

E’ di decine di morti e feriti il bilancio purtroppo ancora provvisorio del crollo del ponte sull’autostrada A10 a Genova. Tra le vittime c’è anche un bambino di 10 anni. L’incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno di martedi 14 agosto, è dovuto a un cedimento strutturale del viadotto, che sovrasta il torrente Polcevera e uno dei quartieri più popolosi della città. Al momento del crollo sulla zona si stava abbattendo un violento nubifragio. E’ stato il famoso Ponte Morandi a crollare. Alle 11.50 un tratto del viadotto sospeso a diverse decine di metri si è abbattuto per un cedimento strutturale sull’abitato sottostante. Secondo la Protezione civile al momento del crollo del ponte erano in transito sulla struttura una trentina di veicoli e dieci mezzi pesanti. Quattro le persone estratte vive da sotto le macerie.

Primo drammatico bilancio. La Protezione civile parla di 26 vittime accertate, ma secondo fonti dei Vigili del Fuoco il bilancio sarebbe di 35 morti. Al Policlinico San Martino sono stati già composti 22 corpi, tra cui anche quello di un bambino di 10 anni. Secondo i dati diffusi dalla Regione Liguria, dei deceduti ufficiali, 23 sono stati trovati sul posto, due estratti successivamente e una persona è morta in sala operatoria. Quindici i feriti fra San Martino, Galliera e Villa Scassi, di cui 9 in codice rosso. Una decina i dispersi. Tra i morti, anche due dipendenti dell’Amiu, l’azienda ambientale del Comune di Genova. Si tratta di due autisti che si erano registrati al lavoro e risultavano poi irreperibili. A quanto risulta, sarebbero stati alla guida di uno dei due furgoni Porter e dell’autospurgo rimasti schiacciati dalle macerie del ponte nel deposito di Rialzo. Le ricerche dei soccorritori sono concentrate in un’area a ridosso della ferrovia dove si è formata una sorta di cratere. Si stima che là sotto ci siano circa trenta mezzi.

La procura di Genova è pronta ad aprire un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposi. Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi spiega: “Il fascicolo sarà a carico di ignoti, perché ancora non conosciamo il perimetro della tragedia”. Mentre il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli dichiara: “Temiamo che il numero delle vittime e dei feriti sia destinato ad aumentare perché sono ancora in corso le operazioni di rimozione dei detriti della parte del ponte caduto”. Non sarebbero coinvolte persone nelle case o in transito sotto la struttura, ma solo gli occupanti dei veicoli caduti.

 

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