TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A: Napoli e Juventus verso il “Festival per lo scudetto”. Terzo posto: avanza la Roma di Spalletti

napoli-juventus-serie-a-11-gennaio-2015di Fabio Camillacci/

Botta e risposta sulla strada che porta al “Festival per lo scudetto”. Botta e risposta comunque faticoso per entrambe: la Juventus sblocca solo al 73′ con Cuadrado la gara di Frosinone nel fortino ciociaro del Matusa. Il boato del San Paolo annuncia invece il gol vittoria del Napoli contro il tenace Carpi, ridotto in 10 per un clamoroso abbaglio dell’arbitro che espelle ingiustamente Bianco. Tanto per cambiare, segna Higuain, stavolta su rigore, ma, sono pur sempre 24 centri in 24 gare. Tanta roba, tantissima roba: un super capocannoniere. A proposito di cannonieri, in casa Juve timbra il cartellino il solito Dybala, l’altro alfiere argentino in lotta per lo scudetto. Botta e risposta tra bianconeri e partenopei anche sul fronte dei numeri: 14° vittoria di fila per la Juventus, 8° per il Napoli. E adesso sotto col piatto forte: sabato prossimo, in contemporanea con la finale del Festival di Sanremo, allo Stadium di Torino andrà in scena Juventus-Napoli, la sfida che vale il tricolore. O meglio, la sfida che può indirizzare il campionato; a meno che non finisca in parità lasciando tutto immutato. A oggi: Napoli 56 punti, Juventus 54.

La lotta per il gradino pù basso del podio che vale i preliminari di Champions. La 24° è stata la giornata della Roma in chiave lotta per il terzo posto. Grazie alla sofferta vittoria con la Sampdoria all’Olimpico nel posticipo, i giallorossi guadagnano punti su tutte le contendenti. Frenano: Fiorentina (1-1 a Bologna nell’anticipo), Inter (3-3 a Verona nel lunch match) e Milan (1-1 al Meazza con l’Udinese). Viola sulle montagne russe come il Milan, nerazzurri pazzi come recita l’inno contro il fanalino di coda Hellas. A proposito, la salvezza rimane una chimera per i gialloblù, ma, ora la squadra di Delneri va applaudita per come sta interpretando quest’ultima parte di stagione. Come va applaudito il Carpi del ruspante mister Castori: gli emiliani, terz’ultimi a -5 dalla Sampdoria, non mollano mai nonostante due sconfitte di fila.

Milanesi in difficoltà. L’Inter, dopo aver segnato col contagocce, riesce a farne 3 in una sola partita. Tre gol che però sono serviti soltanto a evitare una clamorosa sconfitta contro l’ultima in classifica. La difesa, punto di forza dell’Inter a inizio stagione, attualmente fa acqua da tutte le parti quando viene messa sotto pressione. E’ senza contraerea visti i tanti gol di testa in fotocopia subiti. La coppia centrale Murillo-Miranda è in forte calo. Come se non bastasse, il nervosismo continua ad allignare nello spogliatoio: la maschera di Mancini a fine partita dice tutto. Il Milan dal canto suo come ricordavamo sopra, torna sulle montagne russe: dopo due vittorie consecutive (derby e Palermo) ecco un deludente pari casalingo contro l’Udinese. Rispuntano i problemi di sempre, ovvero poca creatività in mediana e tanti errori in attacco. Ancora a segno Niang tra i rossoneri.

Roma: la cura Spalletti prosegue, anche se rimane convalescente. Il lavoro svolto dal tecnico toscano frutta ai giallorossi il terzo successo di fila. Niente di straordinario per carità: tanti errori, forma atletica precaria di molti giocatori, soliti cali di concentrazione e paura finale nel gestire il vantaggio. Dzeko, entrato nella ripresa, rimane un caso. La Roma senza il bosniaco gioca meglio. Però si comincia a intravedere un’identità di gioco che prima non c’era. Si può cominciare a parlare di “squadra”. Ma c’è tanto da lavorare, sono molte le cose da migliorare: aggiustare ad esempio la mira in avanti e registrare ulteriormente la fase difensiva. Il bel gioco, a Reggio Emilia col Sassuolo, si era visto solo nel primo tempo; stasera si è visto solamente a sprazzi. Servono quindi continuità e tenuta atletica. Spalletti però è sulla strada giusta e soprattutto sta facendo l’allenatore-manager alla Ferguson, in un club privo di manico a livello dirigenziale. Ora, la classifica nella corsa al terzo posto recita così: Fiorentina 46 punti, Inter 45, Roma, 44, Milan 40.

Il resto della Serie A dopo il 24° turno. La Lazio continua a far felice patron Lotito che vuole il “galleggiamento” della sua squadra: cioè vivere a centroclassifica, senza pericolosi acuti Champions che costringono a mettere mano al portafoglio e senza rischio retrocessione. Vivere nel limbo fa bene al bilancio, sembra essere questo il mantra di Lotito. Squallido 0-0 a Genova nell’anticipo e l’Aquila continua a non spiccare il volo. La zona Europa rimane un miraggio. I rossoblu dal canto loro incassano un prezioso punticino in chiave salvezza. Non finisce mai di stupire il Chievo di Maran, corsaro sul campo di un Torino sempre più in caduta libera. Si dividono la posta: Sassuolo e Palermo, Atalanta e Empoli. Si riparitrà col botto per la 25°: sabato 13 febbraio Juventus-Napoli, “Festival per lo scudetto”; Fiorentina-Inter, big match con vista Champions.

 

 

 

 

 

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