TEMPI SUPPLEMENTARI/ Juventus settebellezze: il 7° scudetto di fila è realtà a Roma. La Lazio stecca e pensa al “preliminare Champions” con l’Inter. Ribaltone salvezza: ora rischia il Crotone

di FABIO CAMILLACCI/ Corsi e ricorsi storici: la Juventus conquista il suo 34° scudetto (36 solo per gli juventini che contano sempre quelli revocati per Calciopoli), il settimo di fila a Roma, come accadde nel lontano 1973. Quella volta fu Cuccureddu con una botta di destro all’ultimo respiro a regalare ai suoi la vittoria per 2-1 contro la Roma che valse il tricolore. Mentre, per il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, si tratta di un’altro titolo festeggiato nella Capitale: nel 2011 alla guida del Milan centrò all’Olimpico sempre contro i giallorossi uno 0-0 tricolore come quello di stasera. Juventus campione d’Italia virtuale da una settimana: ora il settebello è realtà. Abbiamo già avuto modo di celebrare lo straordinario e lungo dominio italiano della Juve dopo la vittoria della 4° Coppa Italia consecutiva; c’è poco da aggiungere, sono i più forti e probabilmente continueranno a esserlo.

Il futuro di Madama. La società sta lavorando da tempo per l’ennesimo rinnovamento di una rosa già completa in ogni reparto. Siamo certi che dal prossimo calciomercato estivo, tra acquisti e cessioni, uscirà una Juventus ulteriormente rinforzata per provare un altro assalto al tabù Champions League. Da capire se Allegri resterà sulla panchina bianconera. Il rinnovamento infatti potrebbe riguardare anche la guida tecnica. Da capire se è Allegri che vuole cambiare aria e provare altre esperienze o se è la società che considera finito un altro grande ciclo dopo quello di Antonio Conte.

Complimenti al Napoli per aver tenuto vivo il campionato. La vittoria di stasera a Marassi contro la Sampdoria per 2-0 consente ai partenopei di battere il record di punti. Sarri si migliora: dagli 87 del suo primo anno in azzurro, agli 88 di oggi. 88 punti a una giornata dal termine sono veramente tanta roba, eppure non sono bastati per vincere lo scudetto. Altro segnale dello strapotere Juventus che attualmente è a quota 92. E adesso il Napoli rischia di smobilitare: Sarri proprio stasera ha praticamente ufficializzato il suo addio a fine stagione. Inoltre, tanti giocatori importanti sono sul piede di partenza visto che fanno gola a molti grandi club europei pronti a pagare le varie clausole rescissorie previste nei contratti. Un vero peccato dopo un campionato così esaltante. Tornando alla partita del Ferraris, sono da stigmatizzare i vergognosi cori razzisti dei tifosi sampdoriani contro i napoletani, cori che hanno costretto l’arbitro a interrompere momentaneamente il match come da regolamento.

Champions: Lazio-Inter di domenica prossima è una sorta di preliminare. I biancocelesti non approfittano della clamorosa caduta interna dell’Inter col Sassuolo per chiudere i conti in anticipo. La squadra di Inzaghi a Crotone contro i calabresi dell’interista Walter Zenga non vanno oltre il 2-2. L’Inter pertanto ha ancora una speranza ma dovrà vincere a Roma. Un autentico all in da poker Texas Hold’em per Luciano Spalletti che l’anno scorso proprio all’Olimpico portò la Roma in Champions battendo il Genoa in extremis. A proposito di Roma: era già sicura da sabato della partecipazione alla prossima Coppa Campioni; ora alla compagine di Di Francesco manca un punto per la certezza del terzo posto. Al momento: Roma 74 punti, Lazio 72, Inter 69. Ricordiamo che la Lazio è in svantaggio negli scontri diretti sia con l’Inter che con la Roma, aspetto che penalizza i biancocelesti in caso di arrivo a pari punti.

Corsa all’Europa League: piccolo passo per il Milan. I rossoneri nello scontro diretto con l’Atalanta a Bergamo, tengono botta dimostrando di aver assorbito il tracollo nella finale di Coppa Italia. Finisce 1-1 con pareggio in rimonta degli orobici dopo il vantaggio firmato dall’ex Kessie che non esulta, tanto per cambiare. Sulla rete atalantina di Masiello, nuovo errore di Donnarumma, già disastroso contro la Juve mercoledi scorso. Il pari comunque garantisce alla squadra di Gattuso la partecipazione alla prossima Europa League (male che vada chiuderà al settimo posto che vale i preliminari), perchè la Fiorentina cade al Franchi con il Cagliari e si allontana. Brutto finale di partita a Firenze: una rissa in campo macchia il commovente ricordo iniziale di Davide Astori. I due volti del calcio. Adesso quindi la classifica recita: Milan 61 punti, Atalanta 60, Fiorentina 57. All’ultimo turno sono previste: Milan-Fiorentina e Cagliari-Atalanta.

Lotta salvezza: nuovo ribaltone, ora rischia il Crotone. Nella corsa per evitare il terz’ultimo posto che porta in B, oltre a quella del Cagliari a Firenze, sono quasi determinanti anche altre vittorie. Quella del Chievo a Bologna con eurogol di Giaccherini e giocata da bomber vero del 26enne Roberto Inglese, che con la sua 11° rete in campionato conferma di essere pronto per il Napoli (i partenopei lo hanno acquistato al mercato di gennaio lasciandolo però al Chievo); e quella dell’Udinese al Bentegodi contro il già retrocesso Verona. La Spal invece cade a Torino e torna al terz’ultimo posto col Crotone. Se il campionato finisse oggi retrocederebbero proprio i calabresi che sono in svantaggio negli scontri diretti con i ferraresi. E nella prossima giornata Napoli-Crotone e Spal-Sampdoria.

Applausi del Benevento. Alla compagine di Zenga potrebbe non bastare essere riuscita a fermare anche la Lazio dopo la Juventus. Applausi, solo applausi per il Benevento che chiude a testa alta e con orgoglio: passerella finale davanti al pubblico del Vigorito nell’anticipo del sabato. Un’altra vittoria per le “Streghe”: vittima di turno il Genoa steso dall’ottavo gol stagionale dell’attaccante maliano Diabaté, prezioso rinforzo arrivato dal mercato invernale. Classifica: Chievo e Udinese 37 punti, Cagliari 36, Spal e Crotone 35, Verona 25, Benevento 21. Applausi ai tifosi di Crotone e Benevento per le coreografie e per il sostegno dato alle loro squadre. Chiudiamo dicendo che la bellezza, l’incertezza e l’equilibrio di questa Serie A, ci ripaga in parte del difficile momento del nostro calcio.

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