TACCUINO OLIMPICO/ Pallanuoto, il Setterosa fa sognare: 12-9 alla Russia e adesso la sfida per l’oro. Beach volley maschile: Lupo-Nicolai da urlo, la coppia azzurra stende quella russa e vola in finale

luponicolairio1613di FABIO CAMILLACCI/ E’ arrivata all’alba italiana, notte in Brasile, un’altra grande soddisfazione per lo sport azzurro. Sofferenza, attaccamento, caparbietà tecnica, voglia di non mollare mai; anche una malattia superata. Daniele Lupo e Paolo Nicolai sono nella storia non solo italiana del beach volley: battendo i russi in una semifinale infinita conquistano la finale olimpica contro i padroni di casa Alison e Bruno Smith..

La sfida ai russi. Quasi subito Semenov e Krasilnikov costringono Lupo all’errore in attacco, cercandolo dall’inizio alla fine in ricezione. La coppia azzurra si innervosisce e soprattutto non trova soluzioni alternative: prima batte solo su Semenov (210 cm), poi prova a cambiare tattica e cerca maggiormente Krasilnikov. Questo porta un piccolo vantaggio, ma ormai è troppo tardi per impostare una rincorsa. Ci sono anche 6 punti di vantaggio per la coppia russa che in questa stagione era stata battuta già tre volte, fra cui anche alla finale dell’Europeo. Non si fanno scoraggiare gli azzurri. E nel secondo set ripartono con la stessa strategia: bersagliare Krasilnikov in ricezione, facendo muovere il più possibile anche Semenov. La tattica paga. Gli azzurri prendono subito il break e lo difendono anche in virtù della battuta in salto di Nicolai che sa essere molto pesante. I russi provano a cambiare i loro attacchi, ma senza fortuna. L’Italia pareggia. Si va al tiebreak.

Il tiebreak della gloria. Il gioco diventa anche una partita di nervi. Lupo sbaglia un attacco è il primo break per i russi (5-3). Gli azzurri risalgono ancora una volta pareggiano e sorpassano 9-8. I russi chiedono timeout, mentre Daniele Lupo chiede al pubblico la ola… Ma il match non è finito. Lupo riesce anche fare un punto in bagher: 12-10! Ma i russi non mollano con un muro di Krasilnikov su Nicolai è di nuovo parità a 12. Una batuta più attacco di Nicolai procura il match ball Italia. Annullato da un errore azzurro in rete. Seconda possibilità per andare in finale, la chiude Lupo. Questi due ragazzi italiani sono nella storia. Nell’altra semifinale battaglia fra i padroni di casa e campioni del mondo Alison-Bruno Schmidt che conquistano la la finale (in programma alla mezzanotte del 18) battendo gli olandesi Brouwer-Meeuwsen 2-1 (21-17, 21-23, 16-14).

Il tabellino Lupo-Nicolai vs Semonov-Krasilnikov: 2-1 (15-21, 21-16, 15-13)

Setterosa da applausi: ciao Russia. Venerdì alle 20.30 la finalissima (contro Usa o Ungheria, in attesa del confronto). Una medaglia è già al sicuro, ma il gruppo di mister Fabio Conti non s’accontenta più. E vuole tentare di imitare il Setterosa d’oro di Atene 2004. Battuta la Russia per la seconda volta ma dopo una partita più complicata per quanto sempre in pugno alle azzurre. Una partita decisiva per assicurarsi il podio. Una partita assolutamente da vincere. E l’ha vinto di merito e di forza.

La gara: avviìo da incubo per le azzurre. Pronti, via e Evgenyia Ivanova sorpende la Gorlaro per l’1-0 dele zarine. Olga Gorbunova raddoppia subito dopo e l’avvio gela le azzurre che rimediano con due bordate di Arianna Garibotti: 2-2. Gorlero dice no alla Prokofyeva e ancora alla Ivanova. E’ un match serrato, al tiro si cerca la mira da entrambe le parti. Dopo i primi secondi al fulmicotone, la partita si raffredda e il tempo si conclude senza altre marcature. Chiara Tabani in superiorità procura il primo vantaggio azzurro (3-2). La Prokofyeva ferma duramente Rosaria Aiello e Roberta Bianconi trasforma il rigore per il +2 italiano. In controfuga la Glyzina è stoppata dalla Gorlero provvidenzialmente e ora l’Italia si distende. La Bianconi non sfrutta una superiorità, ma ne neutralizza una in difesa. La Lisunova trova il 4-3 e la Glyzina serve il 4 pari. Tutto da rifare.

Riscossa italiana. Una deviazione è cruciale per il 5-4 azzurro di Arianna Garibotti, davvero ispirata al tiro oggi. Tocca a Federica Radicchi segnare il 6-4 dalla lunga distanza con un tiro che si spegna a sinistra a 54″ dalla fine del secondo parziale. Il Setterosa a metà partita può gestire un doppio vantaggio. Tania Di Mario svolge un gran lavoro di assistenza. E nel terzo tempo Ariana Garibotti trova in apertura una prodezza stupenda, una palombella aggirante dal lato destro che beffa il portiere delle russe. Quindi segna Tania: è un gol pesantissimo che potrebbe valer la finale visto il massimo vantaggio di +4. Dipende sempre dalle azzurre, di maggior caratura tecnica e globalmente come squadra.

Il gran finale. La Glyzina è una spina da lontano, ma Giulia c’è. L’Aiello prova una sciarpa, ma è intercettata. La Gorlero dice ancora no alla Gorbunova e questa squadra vince anche in difesa, costringendo le rivali a tiri affrettati e poco efficaci. La Bianconi centra la traversa e lavora tanto a coprire in difesa, la Queirolo controlla il fronte destro, Giulia Emmolo recupera palloni dietro. E’ un Setterosa armonico in una partita molto difficile per la tensione dell’enorme posta in palio. Nel terzo tempo l’Italia riesce a tenere a secco le russe. Che non riescono a segnare più neanche in superiorità ad inizio di quarto tempo. Poi la Lisunova torna a sbloccarsi e segna il quinto gol russo a 6′ dalla finale. Chiara Tabani al 25’56” sfodera la palombella del 9-5: l’Italia sa gestirsi a meraviglia anche se la Russia segna ancora e torna -2 (7-9), ma la Garibotti è impeccabile per il suo pokerissimo del 10-7. La Russia si gioca le ultime illusioni, ma la Grineva commette fallo di rigore sulla Aiello a 1’41” dalla fine e Roberta Bianconi non si fa pregare per confermarsi la cannoniera del torneo con 12 gol. A 57″ dalla fine, Elisa Queirolo sigla il 12° gol. E ora le nuove “Tigri d’Italia” aspettano di conoscere l’avversaria per l’oro: sarà una tra Ungheria e Usa, campionesse olimpiche e mondiali.

Il tabellino: Russia-Italia 9-12 (2-2, 2-4, 0-2, 5-4)

Pallanuoto: il Settebello è super. Da riscatto, un altro Settebello, letteralmente trasformato, rispetto a quello uscito sconfitto contro gli Usa. Un Settebello che apre le porte delle semifinali ed entra di forza. Un Settebello che si prende la più pesante delle rivincite sulla Grecia, dopo una partita accorta, attenta, intelligente, efficace e soprattutto redditizia, e adesso trova la Serbia campione mondiale ed europea. La gara-verità, i delicatissimi quarti di finale si trasformano nella miglior partita degli azzurri, aiutati da un monumentale Stefano Tempesti che meriterebbe un 10 in pagella a 37 anni e dopo una delicata operazione alla retina alcuni mesi fa che ne avevano messo a rischio la stessa partecipazione ai Giochi. L’Italia c’è anche al maschile, dunque: è una bellissima notizia, anzi è l’unico Paese a porare avanti due squadre, uomini e donne, in area medaglie, in semifinale.

Italia-Grecia 9-5, l’inizio. Pietro Figlioli sfonda dopo 39″. Tra Mourikis e Bodegas è lotta durissima a centroboa. Francesco Di Fulvio risolve un’azione vincente e spiazza in diagonale Flegkas: 2-0. Tempesti è provvidenziale su Mylonakis. Gitto, precipitoso, spreca. E Tempesti si oppone ancora sulla sirena a Mourikis. Nel secondo tempo Figlioli stampa sulla traversa, ma è Alessandro Nora, ad esaltarsi con micidiale e angolatissimo sinistro di rimbalzo per il 3-0: la ramanzina e l’alterco con Campagna contro gli Usa sono dimenticati. Tempesti urla attenzione e dice ancora no a Mourikis in superiorità. Al secondo tentativo, sempre in superiorità, Mourikis trova il primo gol: sono passati oltre 10′ di gioco. Aicardi sfrutta l’uomo in più per aggiornare con la rete del 4-1. Tempesti è straordinario stavolta su Genidounias, sempre in superiorità, e ancora su Gounas. Di sicuro il migliore in campo, finora. L’uomo della differenza. Konstantinos Mourikis, tra i più attivi, trova il varco per la doppietta. Bodegas è costretto alla seconda espulsione temporanea ma in difesa il lavoro è cruciale. E a metà partita siamo sempre con un prezioso +2.

Gli ultimi due quarti di gara. Un Settebello che piace, difende bene, segna al momento giusto e sa divincolarsi dei pericolosi greci che un anno fa ai Mondiali di Kazan ci lasciarono sotto il podio per il bronzo negandoci la qualificazione olimpica. Nel terzo tempo, Gallo si fa parare un tiro in superiorità, Tempesti fa ancora buona guardia. Aicardi si procura una superiorità che Fondelli non sfrutta dal centro e Campagna s’arrabbia. Tempesti è un drago che ipnotizza. Ci prova Figlioli dagli 8 metri ma senza successo. Tempesti si oppone ancora a Mourikis, davvero il più pericoloso degli ellenici. Ci prova con una sciarpa Fondelli: niente. Le marcature restano serratissimi, subire adesso sarebbe fatale. Bodegas si procura l’espulsione di Dervisis, che esce definitivamente, e Figliola scaglia la fionda del 5-2. Gol pesantissimo. Greci poco precisi e precipitosi, adesso, al tiro, e puniti da una balistica conclusione di Niccolò Gitto: 6-2, massimo vantaggio azzurro. Gitto va fuori e Fountoulis siga il 3-6 sulla sirena. Nel quarto in superiorità, Fountoulis torna a farci venire i brividi: 6-4. ma Christian Presciutti risolve la superiorità e allunga sul 7-4 a 3 minuti dalla fine. Aicardi urla dopo aver trasformato l’8° gol su una beduina. Angelos Vlachopoulos si ribella alla rassegnazione e segna il quinto gol a meno di 2′, ma ormai è fatta per l’Italia. Il sigillo lo mette la tripletta Figlioli. E’ semifinale.

La gioia del c.t. azzurro. Sandro Campagna a fine gara commenta: “Partita perfetta per temperamento e strategia, ognuno di loro ha dato il meglio di se stesso rispecchiandosi nella squadra e non individualmente. Si è visto in ogni fase del gioco, anche quando 3-4 volte nelle situazioni di superiorità non abbiamo segnato. Faccio i complimenti ai ragazzi e dedico la vittoria al movimento italiano, ma siamo consapevoli che non abbiamo ancora fatto niente”.

Il resto del tabellone. Negli altri match dei quarti, la Croazia batte il Brasile dell’ex coach Ratko Rudic 10-6, il Montenegro supera l’Ungheria 13-11 e la Serbia fatica contro la Spagna 10-7. Intanto, concentriamoci sul Setterosa che va a caccia della finale contro la Russia.

Il tabellino: Italia-Grecia 9-5 (0-2, 2-2, 1-2, 2-3)

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