Scorta al sindaco Marino e manifestazione di solidarietà

Una scorta di terzo livello è stata assegnata al sindaco di Roma Ignazio Marino dalla Prefettura di Roma, a seguito delle valutazioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza della città dopo la lettera di minacce con proiettile indirizzatagli tre giorni fa. Il prefetto Franco Gabrielli ha messo a disposizione del sindaco una  macchina blindata e due carabinieri del reparto scorte della Capitale. Marino ha deciso di accettarla e quindi da oggi non sarà più seguito, anche in bici come è accaduto sino ad oggi, da alcuni vigili della Polizia locale per il servizio di accompagnamento che è riservato ai sindaci.

Intanto oggi pomeriggio in piazza del Campidoglio si è svolta una manifestazione di sostegno al sindaco di Roma. “La manifestazione è nata spontaneamente, nel modo più semplice possibile, per confermare la fiducia al nostro primo cittadino che viene criticato da tutti salvo che dai cittadini romani che tengono alla citta’, al decoro e soprattutto all’onesta”, ha spiegato Danilo Amelina, coordinatore romano della Lista civica del sindaco. Nella piazza è stata montata anche una piccola porta da calcio e i manifestanti si sono alternanati al megafono spiegando il loro sostegno al primo cittadino per poi fare gol con un pallone di spugna. Tra i ‘calciatori’ anche il vice sindaco Nieri: “Grazie per il vostro sostegno, questo gol è per voi”. Un ragazzo ha parlato anche della “petizione a sostegno di Marino lanciata su internet che ha raccolto già 10mila firme da Milano a Palermo, anche in Spagna”.

Il sindaco è sceso dal suo studio di Palazzo Senatorio per concedersi un grande bagno di folla da parte delle centinaia di persone presenti alla manifestazione in suo sostegno e, intervenendo al megafono, ha ringraziato tutti per il sostegno e ha confessato “Non immaginavo che il mestiere del sindaco fosse così difficile e impegnativo e che ci fossero sfide così complesse e nascoste come quelle rivelate dal procuratore Pignatone: se mi avessero detto 2 anni fa che avrei dovuto affrontare queste sfide forse ci avrei pensato bene, ma oggi questa è la ragione della mia vita”. Poi, a tratti tradito dalla commozione, ha detto  “Grazie di questo incoraggiamento che riguarda non solo me ma tutti quelli che stanno lavorando per una città diversa. Insieme non possiamo che vincere e cambiare Roma, la città ha deciso di cambiare ed è quello che faremo, andando avanti insieme fino al 2023. Roma siamo noi, abbiamo sfide straordinarie davanti come le Olimpiadi ma anche quelle di tutti giorni come tenere la città pulita e illuminata. Voglio, ha continuato Marino, che la bimba che vedo adesso di fronte a me in braccio al papà quando sarà grande possa competere alla pari con tutti, non importa da dove vengono”. E ancora: “Questo lavoro non lo sto facendo io, lo stiamo facendo insieme e stiamo cambiando la città che sta diventando una capitale europea – ha concluso –  con tante persone straordinarie come voi straordinarie che possono curare il male che c’è stato. Davvero grazie”. –

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