Ricattato da un sedicente ispettore della Polizia postale dopo aver pubblicato annunci sul web a sfondo sessuale, si è tolto la vita. La vittima, 40 anni, aveva anche pagato 5.000 euro di ‘multa’ al finto agente, ma dopo che questi gli aveva paventato possibili ripercussioni sulla sua vita lavorativa, si è ucciso. Dopo la denuncia della famiglia è partita un’indagine della Procura di Nuoro su truffe ed estorsioni via web che ha portato all’arresto di 16 persone.
Articoli correlati

Il ragazzo impiccatosi a Milano forse aveva partecipato a un macabro “gioco” collegato a un sito web
E’ al vaglio della Procura della Repubblica di Milano il suicidio di un ragazzo di 14 anni, che si è tolto la vita il 6 settembre scorso presumibilmente dopo essersi collegato con il suo smartphone a un sito web dove si pratica il “blackout”, un macabro “gioco” che spinge i […]

Lite familiare per l’eredità: a Licata un uomo fa una strage uccidendo il fratello, la cognata e i loro due figli di 15 e 11 anni, poi si spara alla testa ed è ricoverato in fin di vita in ospedale
Una lite in famiglia per una questione di eredità è finita in una carneficina. E’ accaduto in località Safarello a Licata in provincia di Agrigento. Al culmine della lite un uomo di 48 anni, Angelo Tardino, ha estratto una pistola e ha fatto fuoco contro un’intera famiglia: suo fratello Diego, […]

Ignoti sedicenti “no vax” si sono spinti a lanciare su una piattaforma on line minacce al presidente Draghi, ad alcuni presidenti di Regioni e a noti virologi, divulgando anche indirizzi privati o recapiti
Mascherati dietro lo slogan “basta dittatura” ignoti o sedicenti “no vax” hanno indirizzato minacce al presidente del Consiglio Mario Draghi servendosi della piattaforma “Telegram” addirittura usando suoi dati sensibili, come l’indirizzo di casa. “Ogni sera alle 21 sotto il suo appartamento” è scritto nel messaggio minatorio accompagnato da un’immagine di Google Maps […]
Commenta per primo