Primarie del Pd (probabilmente inutili) accompagnate da un velenoso messaggio di Renzi

Rimarranno aperti oggi in tutta Italia fino alle ore 20 i seggi per le primarie del Pd, dove i cittadini (pagando 2 euro e firmando una dichiarazione – non impegnativa – di adesione politica) – potranno scegliere fra tre candidati alla carica di segretario nazionale del Pd: Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio), Maurizio Martina (ex vice segretario di Renzi e poi “reggente”) e Roberto Giachetti (deputato, ex vice presidente della Camera, sconfitto nel 2016 al ballottaggio per la carica di sindaco di Roma da Virginia Raggi). Se nessuno destre raggiungerà il 50% dei voti, sarà l’Assemblea nazionale a scegliere chi dei tre nominare segretario e poiché la maggioranza di quella assemblea è composta in maggioranza da  persone scelte o fatte scegliere da Renzi quando era segretario del partito è prevedibile che la votazione di oggi diventerà praticamente inutile essendo difficile per tutti e tre superare il 50% dei voti.

A proposito di Renzi, ieri il senatore di Rignano sull’Arno, ha fatto gli “auguri” ai tre candidati con una punta velenosa e cialtronesca: “Mi fa piacere che tutti e tre abbiano escluso accordi coi Cinque Stelle e ritorni al passato. Chiunque vinca non dovrà temere da parte mia alcuna guerriglia come quella che io ho subito“.  Ma di che guerriglia parla?  Ogni occasione è buona, per lui, per scaricare su altri (chi ?) la responsabilità delle sconfitte elettorali che sono seguite al 41% conquistato dal Pd alle europee di 5 anni fa, con quella diabolica e rovinosa specie di “voto di scambio” con  i soldi pubblici rappresentato dal bonus di 80 euro elargito a una decina di milioni di italiani con reddito garantito: soldi che erano stati stanziati per ridurre il costo del lavoro.

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