“Prescrizione sospesa dopo il primo grado”: sì del M5s. Ma insorge An e Zanda smentisce i suoi

Casson e CuccaI senatori Felice Casson e Giuseppe Cucca (Pd), relatori di maggioranza del disegno di legge di riforma del processo penale, hanno presentato un emendamento in base al quale – se verrà approvato – si stabilisce che “la prescrizione cessa comunque di operare dopo la sentenza di primo grado”. La proposta trova d’accordo il Movimento 5stelle, come hanno annunciato i capigruppo in commissione Giustizia  Enrico Cappelletti e Vittorio Ferraresi, affermando che “Il M5S è pronto a votare anche questa misura, che è comunque un buon passo avanti” per evitare che una serie di reati cadano in prescrizione e che i colpevoli non paghino, grazie alle lungaggini giudiziarie che fanno decadere i termini per la loro condanna.

Ma insorge l’alleato di governo e il capogruppo del Pd subito si piega. L’altolà degli alfaniani arriva da Schifani: “Ogni proposta emendativa deve rispondere alla sintesi della maggioranza politica”, avverte. E immediatamente il fiero capogruppo del Pd, Zanda, si piega: “Ho parlato con i relatori, gli emendamenti sono solo ipotesi di lavoro, oggetto di confronto in maggioranza”. Ma Alfano non si accontenta e replica: “Il Pd dovrà scegliere tra vecchia sinistra giustizialista e chi, noi, ha un profilo più riformatore”. Stia tranquillo Alfano, il Pd si calerà le brache: provvederà Renzi. Gli risponderà sì in giapponese.

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