ORA DI PUNTA/ L’autorete di Salvini con l’assist di Insigne non ha portato bene al Napoli

di GIUSEPPE MARICONDA – Quando il calcio travalica i limiti del rettangolo di gioco. E dallo sport si tenta di ottenere qualche vantaggio. Ma non va tutto per il verso giusto. Di una cosa ora i napoletani sono certi: Matteo Salvini non porta bene. Mai si era vista in campo, al San Paolo, una squadra così deconcentrata e, diciamolo pure, anche sfortunata : non ha mai impensierito il portiere avversario e quella rarissima volta il pallone ha trovato una deviazione occasionale o una zolla d’erba dispettosa.

Certo di fronte al Napoli c’era una Juventus ferita, ma dietro le quinte della partita c’è stato un siparietto che ha indispettito non poco sportivi e non. Nell’albergo di Castelvoturno (litorale casertano) che ospita il Napoli si è trovato (un caso?) il segretario della Lega Matteo Salvini. Era in tour elettorale nella zona sperando di sfruttare l’esasperazione della gente per la massiccia presenza di immigrati nella fascia costiera che va dal Volturno a Villa Literno. Accolto quasi con indifferenza dalla gente del posto (c’erano qualche decina di personaggi campani in cerca di “riciclaggio” politico) ha ripetuto i soliti slogan: “Una delle riviere più belle del sud devastata da occupazioni abusive, desolazione ed immigrati. La camorra fa schifo e va combattuta…” e via continuando. Poi i selfie, con i prodotti dell’agricoltura tra cui un finocchio con cui voleva premiare un giornalista per la domanda “scomoda”: è venuto ad incontrare i colerosi?

Ma tant’è, ormai dopo gli scontri tra manifestanti e polizia per il suo comizio alla Mostra d’Oltremare di Napoli qualche anno fa, nessuno fa caso più di tanto alle sue incursioni al sud. E allora?

Matteo Salvini nel selfie con Lorenzo Insigne,  José Callejon e il vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentiis a Castel Volturno

Allora l’occasione propizia capita in serata. In albergo. A tavola, in ritiro in vista dell’attesissima partita con la Juve, ci sono i giocatori del Napoli e via con i selfie, calciatori (Insigne e Callejon) qualche dirigente, qualche tifoso occasionale. Selfie da pubblicare, ovviamente e sul web, per rimarcare un rapporto stretto con i rappresentanti dello sport più popolare. E ci pensa proprio lui Salvini, noto tifoso del Milan, a diffonderle sul web e a scrivere “viva il bel calcio”. E il riferimento al gioco del Napoli diventa un tratto di gomma, come si è visto poi in campo. Dal bel gioco  alla triste sconfitta del non-gioco. Ma sulla rete si scatenano subito, con la loro delusione e le loro reazioni, i fan di Insigne e compagni…

C’è solo imbarazzo nella scelta dei giudizi. Ne riportiamo uno soltanto, che è la sintesi elegante ma sincera di quello che pensano i napoletani della “trovata” salviniana: “La fotografia di Lorenzo Insigne con Matteo Salvini non si può guardare. E’ un’offesa a Napoli, al Sud e a tutte le persone perbene e intelligenti”, l’autore è Gino Di Mare, un giornalista, tifosissimo del Napoli e che non nasconde mai il suo giudizio sprezzante (sportivamente parlando) sulla Juventus.

E a suggello del maldestro tentativo di conquistare qualche simpatia strumentalizzando anche la passione sportiva, il comunicato della società calcio Napoli, che si conclude: “Per una questione di educazione abbiamo incontrato e ascoltato ieri sera Matteo Salvini che soggiornava nel nostro albergo. Salvini voleva porgere le sue scuse per le dichiarazioni contro i napoletani fatte in passato. Non le abbiamo accettate ma lo abbiamo ascoltato volentieri”.

I napoletani, no. Ne avrebbero fatto “volentieri” a meno. Almeno stando a quanto emerge dalla rete.

 

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