Omicidio volontario per il pensionato che ha ucciso il ladro in casa

“Non volevo che morisse”: sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri Francesco Sicignano, il pensionato di 65 anni che ha sparato e ucciso un ladro che la scorsa notte si era introdotto in casa sua a Vaprio d’Adda (Milano): un romeno di 28 anni. I militari hanno trovato nella villetta una torcia accesa, elemento che potrebbe confermare la tesi dell’ uomo, che ha dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.

Tuttavia, prima accusato di eccesso colposo di legittima difesa, l’uomo è accusato ora di omicidio volontario. La Procura dice di aver formulato la nuova contestazione per poter svolgere tutti gli accertamenti. In mattinata era stato spiegato che l’ipotesi di reato a carico dell’uomo era quella di omicidio con eccesso colposo in legittima difesa. Da quanto si è appreso, invece, in seguito agli ultimi accertamenti svolti dai carabinieri, l’uomo verrà formalmente indagato per omicidio volontario. Per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l’eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita). Da ricordare che il pensionato aveva subito altri tentativi di furto nella sua villetta.

Il 28enne romeno, che era entrato nell’appartamento per rubare, sarebbe stato infatti colpito frontalmente dal pensionato, da una distanza ravvicinata, ed è stato raggiunto da un solo proiettile di pistola. Altri due colpi sparati, invece, non hanno colpito il giovane. Il pensionato è stato ascoltato a lungo dai carabinieri, che hanno interrogato anche i suoi familiari. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, che hanno disposto l’autopsia sul cadavere del giovane.

Inevitabile la polemica politica tra coloro che sostengono le ragioni di chi, davanti a un ladro che gli entra in casa di notte, spara per difendersi dall’aggressione e coloro che respingono senza se e senza ma l’ipotesi dell’omicidio per legittima difesa.

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