OMICIDIO SACCHI/ Arrestato anche il padre del giovane che fornì la pistola all’assassino del personal trainer

Un amico di Luca Sacchi firma il libro delle condoglianze al ternine dei funerali (foto Ansa di Claudio Peri)

“Lacunose, inverosimili e in più punti scarsamente plausibili”. Così giudica il gip di Roma le dichiarazioni rese da Anastasia, la fidanzata di Luca Sacchi, nel provvedimento con cui ha respinto una istanza di revoca della misura dell’obbligo di firma presentata dal difensore al termine dell’interrogatorio svolto il 4 dicembre scorso.

Intanto si aggrava la posizione di uno degli indagati nell’inchiesta sull’omicidio di Luca Sacchi. Il gip di Roma ha notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere a Armando De Propris, padre di Marcello, il giovane di San Basilio che ha dato l’arma a Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo. All’uomo, in carcere per possesso di droga, i pm contestano la detenzione illegale della pistola calibro 38, mai trovata, utilizzata da Del Grosso. Per il gip “l’ipotesi investigativa è che l’arma fornita da Marcello De Propris a Del Grosso sia stata data al primo dal padre”.

E’ stata fissata per lunedì 16 dicembre l’udienza del tribunale del Riesame dopo le istanze presentate da alcuni indagati nella vicenda di Luca Sacchi, il 24enne romano ucciso con un colpo di pistola alla testa il 23 ottobre. A ricorrere al tribunale della Libertà, tra gli altri, anche i difensori di Anastasia, la fidanzata di Sacchi, accusata di tentato acquisto di sostanze stupefacenti, e Giovanni Princi, l’amico di Luca che secondo l’accusa quella sera gestì la trattativa con i pusher di San Basilio.

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