Nuovi afflussi di migranti nella notte a Lampedusa provenienti su 8 barconi. E la Meloni, la Von der Leyen e Rutte vanno a firmare un altro “memorandum d’intesa” con annessi nuovi finanziamenti alla Tunisia

Nonostante i viaggi e gli accordi della Meloni e della Von der Leyen con i governi africani non si fermano gli arrivi dei migranti sulle coste italiane, complice il mare calmo e la stagione estiva: solo nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 luglio sono stati oltre 300 gli approdi solo a Lampedusa. Tra loro circa 80 donne, 8 delle quali in stato di gravidanza avanzato, e almeno 30 i bambini, tra cui 2 neonati.

Erano tutti a bordo di otto differenti barconi. Sette degli otto mezzi sono stati soccorsi dalla Capitaneria di porto, l’ultimo dalla Guardia di Finanza che ha soccorso una barca di legno con a bordo 36 persone, fra cui 4 donne e 3 minori.

I gruppi tratti in salvo provengono in gran parte dai Paesi dell’Africa subsahariana: in particolare da Guinea, Costa d’Avorio, Burkina Faso. Parlano tutti il francese. Alcuni di loro sono arrivati disidratati e con qualche problema di deambulazione, provati dalla lunga traversata in mare: i sanitari del Poliambulatorio di Lampedusa, dopo la prima assistenza medica, non hanno riscontrato particolari criticità. Hanno riferito di essere salpati da Sfax, in Tunisia. Tutti sono stati portati all’hotspot dove ci sono già 2.082 ospiti a fronte di una capienza massima di circa 400 posti. 

Nelle scorse ore si sono registrati anche tre sbarchi direttamente sulla spiagge della Guitgia, Cala Palme e Cala Madonna, intercettati dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

Un’altra imbarcazione è stata recuperata nel Mediterraneo da una nave ONG che è stata dirottata in Sicilia.

Per cercare di alleggerire le presenze nell’hotspot di Contrada Imbriacola, nella giornata di ieri circa 800 migranti sono stati trasferiti in Sicilia e in altre regioni d’Italia con l’ausilio dei traghetti di linea e voli charter diretti a Bologna

Per oggi, sabato 15 luglio, su disposizione della prefettura di Agrigento, è stato programmato l’imbarco di altri 741 migranti sul traghetto Galaxy verso Porto Empedocle.

Ed è approdata alla banchina 19 di Ancona la Humanity della Ong tedesca United 4 Rescue con a bordo 199 persone salvate da un naufragio di un gommone nel Canale di Sicilia. 49 sono i minori stranieri non accompagnati. Tra di loro una ragazza incinta: la prima a sbarcare sulla banchina 19 del porto di Ancona, per essere subito portata all’ospedale Salesi per accertamenti.

La macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura di Ancona prevede che i primi accertamenti sanitari sulle persone a bordo della SOS Humanity vengano condotti direttamente in porto. Poi saranno tutti trasportati al Pala Brasili di Collemarino per le operazioni di identificazione e subito smistati nei centri di accoglienza: un centinaio nel Lazio, 70 resteranno nelle Marche e i restanti in Abruzzo. I minori verranno distribuiti in queste ultime due regioni.

Mentre proseguono le attività di trasferimento dei migranti, è previsto per domani l’arrivo in Tunisia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Con lei, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese Mark Rutte, riuniti a Tunisi nell’ambito del dialogo per la firma del Memorandum d’intesa con il presidente Kais Saied (che non si sa servirà almeno a contenere l’entità delle migrazioni dirette verso l’Italia).

Infatti “non anticipiamo il contenuto di ciò che sarà affrontato nella riunione a Tunisi, le discussioni sul memorandum d’intesa sono ancora in corso“, ha spiegato la portavoce della Commissione Europea, Dana Spinant, nel corso del briefing, ricordando che von der Leyen, Meloni, Rutte – il cosiddetto Team Europa nelle trattative con Saied – si è già recato in Tunisia l’undici giugno scorso.

“È nel nostro comune interesse rafforzare le relazione e investire nella stabilità e nella prosperità del Paese – aveva affermato la presidente della Commissione Ue, poco più di un mese fa – La Commissione europea valuterà l’assistenza macrofinanziaria non appena sarà trovato l’accordo (con il Fmi) necessario. E siamo pronti a mobilitare fino a 900 milioni di euro per questo scopo di assistenza macrofinanziaria. Come passo immediato, potremmo fornire subito un ulteriore sostegno al bilancio fino a 150 milioni di euro”.

E’ opportuno ricordare che proprio in Tunisia, ormai da giorni, stanno continuando le tensioni e gli scontri tra residenti locali e migranti subsahariani alla periferia di Sfax, la città sulla costa dalla quale si mettono in viaggio migliaia di migranti ogni giorno.

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