E’ tornata l’ora legale

L’ora legale è tornata nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Il passaggio dall’ora solare a quella legale è scatato alle 2 di notte, momento in cui bisognava spostare gli orologi – quelli che non lo fanno già da soli – un’ora avanti. Nonostante si sia dormito un’ora in meno, è anche vero che da domenica farà buio un’ora più tardi la sera, quindi ne vale la pena. L’ora legale tra le altre cose fa risparmiare sull’energia sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica: esiste in Italia dal 1916 e fu adottata mentre il paese era impegnato nella Prima guerra mondiale.

Il principio su cui si basa l’ora legale nacque da una proposta di Benjamin Franklin, espressa in una lettera scritta nel 1784 a un giornale di Parigi. Abolita nel 1920, nei decenni successivi l’ora legale in Italia e in Europa fu più volte introdotta, sospesa, abolita e di nuovo introdotta. Fu poi definitivamente ripristinata nel 1966, durante un periodo di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo pomeriggio e alla sera. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre). È dal 1981 che ha cominciato a essere introdotta l’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.

 Ci sono paesi in cui esiste solo l’ora solare, come la Russia, che dal 2014 ha abolito l’ora legale. Negli Stati Uniti l’ora legale – che lì è chiamata DST, Daylight Saving Time, “risparmio diurno di luce” – è in vigore dal 12 marzo.

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