Renzi accolto a Napoli da dure contestazioni. Il sindaco diserta la “cabina di regia” di Bagnoli

Renzi a Napoli

Dure contestazioni a Napoli per il presidente del  consiglio. I manifestanti, da stamattina in corteo per protestare contro l’arrivo di Renzi in città, hanno tentato di aprire un varco nel cordone della polizia in piazza Vittoria, sul lungomare. Le forze dell’ordine li hanno respinti con una carica e un lancio di lacrimogeni al quale i manifestanti hanno risposto con bombe carta.

Renzi contestato a NapoliI manifestanti si sono poi mossi verso la rotonda Diaz, nella direzione opposta rispetto alla redazione del “Mattino”, dove era atteso il presidente del Consiglio. La zona era controllata anche dall’alto da un elicottero della Polizia. Il corteo aveva tentato la strada del porto per raggiungere la redazione del “Mattino”, trovando la via bloccata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. I manifestanti hanno quindi cambiato percorso attraversando i Quartieri Spagnoli e i gradoni di Chiaia, per poi riversarsi sul lungomare: qui lo scontro con le forze dell’ordine. Il bilancio è di alcuni feriti anche tra le forze dell’ordine.

Due assessori comunali, Carmine Piscopo e Alessandro Fucito, hanno partecipato all’apertura della manifestazione di questa mattina in piazza Dante. “Siamo andati a portare la nostra vicinanza alle associazioni, ai comitati studenteschi, alle donne ed agli uomini che oggi in occasione della visita del presidente del Consiglio hanno deciso di esprimere le proprie istanze”, dichiarano. “Abbiamo riscontrato un clima di grande partecipazione democratica e pacifica e ci auguriamo che lo stesso clima accompagni la manifestazione fino al termine della giornata”, aggiungono.

Renzi prima è andato in visita al carcere minorile sull’isolotto di Nisida; poi si è recato alla redazione del Mattino per un forum  trasmesso in diretta streaming; successivamente, alle 18, è andato in Prefettura per la riunione della “cabina di regia” che dovrebbe pilotare la bonifica di Bagnoli (dove aveva sede l’Italsider), ma il personaggio principale di questa “cabina”, il sindaco Luigi De Magistris, per protesta non si è presentato.

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