Mostro di Firenze. Il giallo forse a una svolta: il Gip autorizza l’accesso agli atti. Accolta dopo oltre un anno l’istanza di alcuni avvocati dei parenti delle vittime. Adesso potrebbe essere scritta tutta un’altra storia sul serial killer che insanguinò la Toscana

di SERGIO TRASATTI/ Mostro di Firenze: la notizia era nell’aria da tempo, nonostante l’ostruzionismo della Procura di Firenze. Adesso è realtà: il Giudice per le indagini preliminari Silvia Romeo, in seguito all’istanza di accesso e copia degli atti del fascicolo relativo al caso del famigerato serial killer che insanguinò la Toscana tra il 1968 e il 1985, ha rilasciato l’autorizzazione alla visione e all’estrazione di copia degli atti dell’intero fascicolo o del singolo atto. Richiesta che era stata avanzata da un pool di avvocati: Vieri Adriani, Valter Biscotti e Antonio Mazzeo, difensori delle vittime Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, la giovane coppia francese trucidata l’8 settembre del 1985 a Scopeti di San Casciano nel fiorentino (nelle foto: la macchina e la tenda delle vittime francesi e l’atto ufficiale con la decisione del Gip).

Una vicenda lunga più di un anno. Nel marzo del 2021, l’avvocato Antonio Mazzeo, legale di Rosanna De Nuccio, sorella di Carmela De Nuccio uccisa dal mostro di Firenze nel giugno del 1981 insieme al fidanzato Giovanni Foggi, dopo un primo assenso alla disamina da parte del Presidente della Corte d’Assise e del pm, si era visto revocare l’accesso agli atti da parte del sostituto Procuratore Luca Turco. Un provvedimento arrivato con la seguente motivazione: “Non riguardano il reato in esame, bensì altri fatti reato”. Quindi, a giudizio del suddetto magistrato, non c’era alcun vincolo di pertinenza tra gli otto duplici omicidi, tutti commessi con la stessa arma: una Beretta calibro 22 Long Rifle. Adesso, dopo oltre 40 anni, sarà forse possibile iniziare a scrivere un’altra storia.

Un grande risultato raggiunto anche grazie al lavoro d’inchiesta e di consulente di parte di Paolo Cochi, documentarista e scrittore. Cassa di risonanza: Cusano Italia TV e in particolare la trasmissione “Crimini e Criminologia” curata e condotta da Fabio Camillacci. Cochi e gli avvocati infatti da oltre un anno, sulla televisione del Cusano Media Group, denunciavano questo strano stato di cose vigente alla Procura di Firenze.

Esulta anche uno degli opinionisti della tv dell’Università Niccolò Cusano, il criminologo e presidente di Assotutela Michel Maritato che dichiara: “Si apre un nuovo capitolo nella lunga scia di sangue del mostro di Firenze. Finalmente, si dà spazio a nuove ipotesi, grazie alla richiesta di accesso agli atti, accolta dal Gip Silvia Romeo. Sono i cold case italiani, gialli la cui soluzione solleva a tanti anni di distanza ancora dei dubbi e a cui noi con Fabio Camillacci su Cusano Italia TV, cerchiamo sempre di fornire una ipotesi alternativa”. Adesso, dunque, dopo oltre 40 anni, sarà forse possibile iniziare a scrivere un’altra storia sulla terribile storia del mostro di Firenze.

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