Marito e moglie schiacciati nell’auto dal crollo del ponte sulla A14 tra Antona e Loreto

Una coppia di Spinetoli (Ascoli Piceno) – Emidio Diomede, 60 anni, e la moglie Antonella Viviani – è rimasta schiacciata nell’auto, una Nissan Qashqai, sotto il ponte crollato sull’autostrada A14 nelle Marche, tra Loreto e Ancona Sud al km 235+800, all’altezza di Camerano (Ancona). Feriti  invece tre operai romeni che erano al lavoro per conto della ditta Delabech: sono stati ricoverati nell’ospedale di Ancona, non sarebbero in gravi condizioni. Una sciagura in tutto simile a quella avvenuta a ottobre in Brianza sulla Milano-Lecco. 

“Erano due persone eccezionali – ricorda commosso Daniele, il figlio della coppia morta nel cedimento – che il Signore ha chiamato troppo presto a sé”. Daniele Diomede, ex team manager della Sambenedettese, è  in procinto lui stesso di diventare papà ed ha ricordato che il padre era “un uomo molto riservato”.

La Procura di Ancona ha aperto un’inchiesta sul crollo. Titolare è il pm Irene Bilotta, che ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è, per il momento, di omicidio colposo plurimo. L’area è stata posta sotto sequestro. Il magistrato  ha autorizzato la demolizione del troncone caduto, questo per consentire la riapertura dell’autostrada dopo la messa in sicurezza dell’area, che resta comunque sotto sequestro.

Nella zona di Ancona in località Camerano, l’autostrada è chiusa. Sono state istituite le uscite obbligatorie sulla Ss 16 Adriatica in corrispondenza dei caselli di Ancona sud in direzione Bologna e di Loreto in direzione Bari.  Visti i tempi ”non brevi di ripristino della circolazione – prosegue la nota di Autostrade per l’Italia – si consiglia, per le lunghe percorrenze, da Bologna verso l’Abruzzo e la Puglia di percorrere la A14 fino a Cesena per poi prendere la E45 Cesena-Orte, immettersi in A1 poi in A24 direzione Teramo o A25 direzione Bari. Per le percorrenze dal nord in direzione della Puglia si consiglia l’utilizzo dell’A1 fino a Napoli e della A16 Napoli-Bari. Percorsi inversi per la direzione sud-nord.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta predisponendo l’istituzione di una commissione ispettiva di esperti del dicastero per analizzare e valutare quanto accaduto. Il decreto di nomina verrà firmato dal ministro Graziano Delrio.

I tre operai romeni feriti hanno 56 e 46 anni. Sono precipitati da un’altezza di circa sei-sette metri ma non sono in pericolo di vita: il più anziano si è fratturato un polso e ricorda tutto quanto è accaduto, un altro invece apparentemente non avrebbe riportato fratture, ma non ricorda gli attimi dell’ incidente. Il terzo ha riportato lesioni lievi tanto che è stato trasportato all’ospedale di Osimo, dove è stato medicato e tenuto in osservazione.

Autostrade per l’Italia spiega che il ponte crollato sull’A14 era una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia, che era chiuso al traffico. Il ponte si è spezzato ai lati, schiantandosi a terra proprio mentre transitava la Nissan con i due coniugi rimasti uccisi.

Me lo sono trovato davanti caduto, all’improvviso, siamo tutti sotto shock. Poi abbiamo capito che sotto c’era una macchina con delle persone. Terribile…”. E’ quanto riferisce all’Ansa Francesco, un giovane calabrese residente a Reggio Emilia che è stato tra i primi a fermarsi davanti al ponte crollato sulla A14. ”Siamo salvi per miracolo: una signora davanti a me era scossa davvero, ha fatto una frenata e si è fermata a 10 mt dal ponte. E’ successo tutto di colpo”, racconta.

Si sente “miracolata” Anna Maria Mancinelli, di Porto Sant’Elpidio (Fermo), che stava viaggiando sull’autostrada A14 su un’automobile che si è fermata un centinaio di metri prima del ponte crollato. Prima abbiamo visto della macchine ferme – racconta all’ANSA -, poi un autoveicolo schiacciato e abbiamo capito che cosa era successo. Stavamo tornando da un conferenza stampa di presentazione ad Ancona della Festa delle Pro Loco che si terrà il 12 marzo a Loreto, dove verranno benedetti i gonfaloni dell’Unpli. Il fatto che ci troviamo nel territorio di Loreto mi fa sentire una miracolata”.

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