Bomba d’acqua in Veneto: tre morti in Cadore

maltempoSono tre le vittime della frana caduta su San Vito di Cadore (Belluno). Oltre a un turista polacco, travolto da una bomba d’acqua mentre era in auto con la moglie e che è stata salvata dai soccorritori, hanno perso la vita anche una ragazza e un uomo di 40 anni. Le vetture travolte erano parcheggiate davanti ad una piccola baita vicina ai tracciati delle piste da sci, pochi chilometri sopra il paese. Le altre vittime sono state rinvenute durante le ricerche del compagno della donna estratta dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Ru Secco. Un cadavere era un chilometro circa sotto la briglia dove si è fermata l’auto della coppia, l’altro molto più a valle. La donna pensava che il marito fosse imprigionato nella vettura, ma i pompieri, raggiunta l’auto, hanno trovato l’abitacolo vuoto. L’auto dei due polacchi era parcheggiata con altre davanti una piccola baita a pochi chilometri da San Vito, nei pressi delle piste da sci. La violenza della frana le ha portate via, scaraventandole sul greto del Rusecco. Vigili del fuoco e carabinieri sono sul greto del torrente per recuperare il corpo.

Frana innescata dall’esondazione di un torrente. La frana, innescata dall’esondazione del torrente, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento dei detriti alluvionali, ha travolto anche un ponticello lungo la pista ciclabile di San Vito. I detriti sono arrivati a ridosso di un’abitazione.

Cortina irraggiungibile. La frana, venuta giù come già in passato dalle pendici del monte Antelao, ha invaso la statale Alemagna, isolando così anche Cortina d’Ampezzo, e ha raggiunto un’abitazione, dove non c’era nessuno, innescando allagamenti e colate di fango che hanno interessate altre case ed esercizi commerciali. Travolto anche un piccolo ponte lungo la pista ciclabile di San Vito. Un’altra frana è scesa a valle nella zona di Borca di Cadore, a Cancia, dove nel luglio del 2009 un fenomeno analogo causò la morte di due persone, madre e figlio, sepolte nella loro baita da fango e sassi, ed una terza si è scaricata invece nei pressi di Auronzo, ricoprendo la strada regionale 48 delle Dolomiti. Qui il fenomeno è stato provocato dalla tracimazione del torrente Giralba. Come sulla statale Alemagna, anche in questo caso la circolazione è bloccata.

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