Liberati i 18 pescatori siciliani sequestrati in Libia tre mesi fa dalla polizia di Haftar. Il presidente Conte e il ministro Di Maio a Bengasi per accoglierli. Grande emozione a Mazara del Vallo. Ma c’è chi… rosica

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono volati stamattina in Libia ad accogliere i 18 pescatori del peschereccio siciliano (8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) che erano bloccati a Bengasi dopo il loro sequestro nelle acque antistanti la costa libica avvenuto a settembre. I pescatori, dopo essere stati messi in comunicazione telefonica con i familiari, stanno ora facendo ritorno in l’Italia a bordo della imbarcazione, che era stata sequestrata e che il generale Haftar ha restituito.

Di Maio ha scritto su Facebook: «Grazie all’Aise  (ndr: la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi». I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. Grazie…».

Emozionato e con la voce rotta dal pianto,  Marco Marrone, armatore della Medinea, uno dei due pescherecci sequestrati 108 giorni fa in Libia ha detto a Radio Capital: «Ho parlato con il ministro Bonafede che mi ha detto: C’è qualcosa di buono nell’aria. Per me un’emozione assurda, ho pianto come un bambino».

Familiari, amici e colleghi dei pescatori, appena arrivata Mazara del Vallo la notizia, si sono radunati davanti al Comune dove hanno incontrato il sindaco Salvatore Quinci. “Abbiamo ricevuto comunicazioni su una liberazione imminente – ha detto Quinci – aspettiamo adesso aggiornamenti e la conclusione di questa vicenda”.”Stamattina questa notizia mi ha fatto rinascere dopo tre mesi bui e di disperazione. Non vedo l’ora di riabbracciare mio figlio”. Così Rosetta Incargiola, mamma di Pietro Marrone, uno dei pescatori siciliani fermati a Bengasi.

Alla notizia che Conte e Di Maio si erano recati a Bengasi per ricevere dal generale Haftar in consegna i 18 pescatori, il capo della Lega, Salvini, ha commentato velenoso: «Oggi sono 108 giorni dal sequestro, con comodo…».

 

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