L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno condannato a 6 anni e all’interdizione dai pubblici uffici per un filone di “Mafia Capitale”

L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno – che fu a capo di una giunta di centrodestra dal 2007 al 2012 – è stato condannato a 6 anni di carcere per corruzione e finanziamento illecito in un filone del processo ‘Mafia Capitale’, l’intreccio affaristico capeggiato da Buzzi e Carminati.

La sentenza è stata emessa dai giudici della II sezione penale del Tribunale di Roma, che hanno emesso un verdetto più duro di quello chiesto dal pubblico ministero. Alemanno è stato condannato anche alla confisca di 298.500 euro e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Inoltre, non potrà contrattare con la pubblica amministrazione per due anni. E’ stata fissata una provvisionale di 50mila euro sia per Ama che per il Comune di Roma.

“E’ una sentenza sbagliata. Ricorreremo sicuramente in Appello dopo aver letto le motivazioni – ha detto Alemanno dopo aver ascoltato in aula la sentenza – Io sono innocente, l’ho detto sempre e lo ribadirò anche davanti ai giudici di Appello”.

“Provo dispiacere e amarezza – ha commentato a sua volta all’Adnkronos Marco Marsilio, neo presidente della Regione Abruzzo e suo compagno di partito -. Mi auguro che riesca a dimostrare la sua innocenza e la totale estraneità alla vicenda”.

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