LE MISURE ANTI-COVID DEL GOVERNO: quasi un lockdown per tutto il mese di aprile. Obbligo di vaccinarsi per il personale medico. Il solito Salvini attacca il ministro Speranza. MA LA FRANCIA CHIUDE ANCORA DI PIù

Per tutto il mese di aprile spostamenti vietati in tutta Italia, chiusi bar, ristoranti, cinema e teatri, palestre e piscine, niente visite a parenti e amici in zona rossa e possibili in zona arancione all’interno della regione una sola volta al giorno e in un massimo di due persone.  Questa la decisione del Consiglio dei ministri dopo una lunga e faticosa trattativa, nella quale si è inserito, dall’esterno, il disturbatore Matteo Salvini (emulo di un altro Matteo) arrivato a lanciare velenose accuse al ministro della Salute e al Comitato tecnico scientifico, definendoli “commissariati”.  Intanto dalla Francia arriva la notizia che il presidente Macron ha deciso una chiusura ancor più severa di quella decisa in Italia. E nel nostro paese il bilancio quotidiano dei morti per covid ha fatto registrare il triste numero di 529 e oltre 16mila i contagiati.  Comunque il nostro governo ha lasciato uno “spiraglio”, promettendo che se l’andamento della pandemia e della campagna di vaccinazione lo consentiranno, saranno possibili deroghe concedendo alcune “aperture” anche prima del 30 aprile.

Inoltre il Governo ha fissato l’obbligo di vaccinarsi per tutto il personale che opera nella sanità, farmacisti compresi, e il veto ai presidenti di Regione di emanare ordinanze per chiudere le scuole, in contrasto le indicazioni nazionali. Avranno l’obbligo di vaccinarsi “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. La vaccinazione sarà “requisito essenziale” per l’esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”. 

Il decreto mette la tutela della salute al primo postodice il ministro della Salute Roberto Speranza esprimendo “soddisfazione” per le scelte fatte. In sua difesa si è schierato l’ex ministro Francesco Boccia, deputato e membro della Segreteria nazionale Pd: «Gli attacchi della Lega al ministro Speranza e al Cts sono inqualificabili e indegni. Le notizie che arrivano dalla Francia meritano il massimo rispetto e la considerazione sia da parte di chi è al governo sia da parte di chi vorrebbe riaprire tutto e presto. Riaperture affrettate rischiano di sfuggire di mano per la contagiosità estrema della variante inglese. Chi non vuole guardare la realtà potrebbe accorgersi che gli effetti devastanti degli errori di sottovalutazione della situazione precipitano in pochi giorni».  

 La sospensione dal servizio dei sanitari no vax decisa dal governo durerà sino al 31 dicembre del 2021, ma  scadrà prima se gli interessati ci ripenseranno e si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale. La sospensione interverrà solo se non sarà possibile l’assegnazione a mansioni che non contemplino contatti con i pazienti e che non implicano il rischio di diffusione del contagio.

Nel decreto ci sarà anche lo ‘scudo penale’ per i somministratori, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave. Per omicidio colposo e lesioni personali colpose “verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano” nazionale, “la punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione”.

Delusione da parte dei medici per il nuovo decreto legge in merito allo ‘scudo penale’ e all’obbligo vaccinale: “E’ incompleta e insufficiente la tutela penale per i professionisti, che hanno operato in un contesto straordinario. E poco incisive anche le norme sull’obbligo vaccinale” afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli., che aggiunge: «Se il decreto legge sarà approvato nei termini delle bozze che stanno circolando non possiamo nascondere un po’ di delusione».

Di parere diverso il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, il quale afferma: «Se il governo intende varare una misura per mettere in sicurezza il personale medico impegnato nella campagna di vaccinazione, non ho nulla in contrario. Certo gli scudi penali di per sè non sono un’ottima idea , ma siamo in momento eccezionale, di cui dobbiamo farci carico. Siamo collaborativi e siamo convinti che questi sacrifici e dalle limitazion alla libertà personale usciremo quando la pandemia sarà alle spalle».

Nel decreto ci sarà una norma per sbloccare tutti i concorsi nella Pubblica amministrazione, compreso quello per i magistrati, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo messo a punto dal ministero della Funzione Pubblica. Si potranno fare i concorsi a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all’altra, e, dove possibile, in spazi aperti.

In assenza delle solite lamentele dei presidenti delle Regioni, ha provveduto il presidente dell’Anci (associazione dei comuni d’Italia) Antonio De Caro, sindaco di Bari, a dolersi col governo: «Leggiamo dalle agenzie di stampa – dichiara – che il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge in materia di misure anticovid. Scopriamo che non ci sono più zone bianche e gialle e che molte attività economiche resteranno chiuse per ancora un mese senza alcuna certezza sui tempi di erogazione dei ristori per le chiusure precedenti. E per la prima volta i sindaci e i presidenti di Provincia non sono stati consultati né informati sulle misure contenute nel testo».

Commenta per primo

Lascia un commento