Lacrime di Meryl Streep con l’Orso d’oro a Gianfranco Rosi per “Fuocoammare”

Gianfranco Rosi e Meryl“Il mio pensiero va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza, e alla gente di Lampedusa che da venti anni apre il suo cuore a chi arriva”. Lo ha detto Gianfranco Rosi, ricevendo a Berlino “l’Orso d’Oro”, il massimo premio della 66° edizione del Festival del Cinema assegnatogli dalla giuria presieduta da Meryl Streep per il film-documentario “Fuocoammare”.

“L’accoglienza non deve essere fatta dalle singole nazioni, ma dall’Europa. L’esempio che ieri ha dato l’Austria, che sta iniziando a chiudersi, non è un grande esempio”, aveva dichiarato il regista ancor prima della premiazione sul red carpet della Berlinale. “L’Italia ha fatto tantissimo – aveva aggiunto -. Per venti anni ha fatto da sola, ora non è più il momento di agire singolarmente”.

Granfranco Rosi, già Leone d’oro a Venezia con ‘Sacro G.R.A.’, ha girato il film dedicato alla migrazione e all’accoglienza sull’isola siciliana, vivendo per un anno e mezzo a Lampedusa e documentando da un lato la vita sospesa di alcuni suoi abitanti e dall’altro quella drammatica dei migranti in esodo verso l’Europa. Per la sua efficacia e potenza espressiva aveva colpito sin dall’inizio sia la critica che il pubblico del Festival ed era stato accolto dalla giuria benché – come lo stesso Rosi aveva tenuto ad avvertire – si trattasse di un documentario con immagini girate dal vero, drammatiche e commoventi, che hanno strappato le lacrime anche ad un’attrice di lungo corso come Meryl Streep, presidente della giuria.

Commenta per primo

Lascia un commento