LA TRAGEDIA DI GENOVA/ Ai funerali di Stato meno della metà delle vittime

Si svolgono oggi  i funerali di Stato delle vittime della sciagura del ponte Morandi di Genova.   Ma in realtà alla cerimonia ci sono meno della metà delle bare, 18, perché i familiari delle altre persone decedute nella terribile sciagura hanno preferito far svolgere i funerali nelle località di residenza o di nascita per motivi diversi: o per una forma di protesta o per una scelta di opportunità.  La cerimonia religiosa è officiata dal cardinale Bagnasco.

Questo l’elenco ufficiale – purtroppo ancora parziale, dato che è stato stilato prima che venissero recuperati i corpi di alcuni dispersi – delle vittime causate dal crollo del viadotto sull’Autostrada A10: Andrea Vittone 49 anni di Venaria Reale (Torino), Manuele e Camilla Bellasio 12 e 16 anni, di Pinerolo, Claudia Possetti 47 di Pinerolo (nucleo familiare), Andrea Cerulli 48 di Genova, Stella Maria Boccia 24, nata a Napoli e residente ad Arezzo; Samuele e Roberto Robbiano 8 e 44 anni e Ersilia Piccinino 41 (Fersale, Catanzaro), residenti a Campomorone (nucleo familiare), Marta Danisi 29, di Sant’Agata di Militello (Messina) e Alberto Fanfani 42, di Firenze (fidanzati); Juan Ruben Figeroa Carrasco, cileno di 68 anni, Elisa Bozzo 33, di Genova, Francesco Bello, 41, di Serra Ricco’ (Genova), Luigi Matti Altadonna 34 di Genova, Gennaro Sarnataro 43 di Volla (Napoli), Bruno Casagrande 57, di Antoninina (Reggio Calabria), Antonio Stanzone 29 e Gerardo Esposito 26 di Torre del Greco, Vincenzo Licata 57 di Grotte (Agrigento), Alessandro Campora 55 di Genova. In particolare, straziante è la storia di una seconda famiglia sterminata dopo i Robbiano su quella strada maledetta. Si tratta di Andrea Vittone e della moglie Clauda Possetti, che viaggiavano in auto con i figli adolescenti della donna, Camilla e Manuele Bellasio, di 12 e 16 anni: erano partiti da Pinerolo (Torino), per andare in vacanza. Non è invece chiaro se i due ragazzini siano quelli identificati dai primi soccorritori.

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