La Rai tra il giornalista artista e la regina delle padelle

di GIOVANNI PEREZ – Leggendo l’intervista di Aldo Fontanarosa su Repubblica di giovedi scorso al neo direttore generale della Rai, Mario Orfeo, mi è venuto un atroce dubbio, ma non per colpa dell’intervistatore… Il dubbio era: ho frequentato invano liceo classico e università? Infatti di quanto detto da Orfeo nell’intervista non ho capito quasi nulla tanto era ermetico  il linguaggio che ha usato per arrivare alla conclusione “tutto va bene, madama la marchesa” come cantava molti decenni fa il Quartetto Cetra.
In una pagina intera Orfeo – che, è il caso di ricordarlo, è stato redattore capo di Repubblica – è riuscito a non dire nulla facendo finta di dire tutto. Qualche esempio: sui futuri programmi non si è sbilanciato più di tanto, ancor meno sui compensi milionari a chi appare in video. Riferendosi in particolare a Bruno Vespa, Orfeo si è barcamenato affermando che i “suoi compensi saranno ridotti”, senza tuttavia spiegare di quanto: di  mille, di diecimila, o di un milione di euro? Mistero. Di certo c’è solo che per Orfeo “Porta a porta” non è un programma giornalistico, come pensavamo ingenuamente in tanti, ma è un programma ”artistico”. E se lo dice Orfeo dovete crederci. Mistero anche sui compensi milionari ad altre star della Rai come Antonella Clerici, la regina delle padelle, il cui programma sembra rientrare a sua volta tra quelli “artistici”.
Il nuovo direttore generale si è anche affrettato a precisare che “i notiziari Rai saranno imparziali nei confronti dei partiti politici”. A proposito di imparzialità dei resoconti giornalistici citiamo prendete quelli sulle elezioni in Sicilia. Crediamo sarebbe il caso che Orfeo si prendesse la briga di seguirne qualcuno e forse cambierebbe opinione, a meno che non sia proprio lui  ad ordinare la cortina fumogena da stendere sui politici, impegnatissimi a tirarsi squallidi tiri mancini pur di conquistare il potere.

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