La presidente europea Ursula von der Leyen in sintonia con il governo italiano su cancellazione del patto di Dublino sull’accoglienza dei migranti, vertice sulla Sanità, salario minimo

Nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione Europea, tenuto a Bruxelles davanti all’Europarlamento,  la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha delineato delle prese di posizione molto nette e coraggiose, alcune delle quali particolarmente significative per l’Italia e che denotano esplicito apprezzamento per l’attuale governo del nostro paese. Innanzitutto ha affermato la necessità della cancellazione del “patto di Dublino”, che – prevedendo l’accoglienza obbligatoria dei migranti nel paese più prossimo a quello di approdo – penalizza fortemente l’Italia a causa della sua collocazione geografica protesa nel Mediterraneo verso l’Africa. L’accoglienza di chi fugge dalle guerre, dalle violenze o dalla miseria – ha ribadito la von der Leyen – è un problema di cui devono farsi carico tutti i paesi indistintamente. La richiesta della modifica del patto di Dublino, che fu sottoscritto dall’Italia quando era governata dalla destra, è stata una rivendicazione prospettata all’Europa e perseguita dal governo Conte 2 appena insediatosi, mentre il “campione” della “difesa dei confini italiani”, Matteo Salvini, da parlamentare europeo non si è mai neppure presentato alle riunioni europee nelle occasioni in cui  questo problema è stato affrontato (e accantonato).

“Ho ascoltato la reazione della destra”, ha detto von der Leyen nella parte del discorso sulla migrazione. “Direi che c’è una differenza fondamentale su come a destra si guarda l’umano. Ogni persona ha una sua dignità da dovunque essa venga. La destra ha un’opinione diversa. Ci sono vari tipi di esseri umani: loro e noi. Loro devono essere affrontati con odio, ma l’odio non ha mai dato buoni consigli”. Perciò «nel nuovo piano sulle migrazioni che sarà presentato, verrà abolito il regolamento di Dublino e sarà sostituito da un nuovo sistema di governance».

Altro tema per il quale la presidente europea ha fatto esplicito e concreto riferimento all’Italia è quello della sanità. “Dobbiamo costruire un’Unione della sanità“, ha detto e ha precisato: “Con il presidente del consiglio Giuseppe Conte e la presidenza italiana del G20 organizzeremo un vertice globale sulla sanità, in Italia, per dimostrare che l’Europa c’è per proteggere i cittadini. E ha fatto riferimento in particolare alla missione del Green Deal, che comporta molto di più che un taglio di emissioni, si tratta di creare un mondo più forte in cui vivere. «Dobbiamo cambiare il modo in cui trattiamo la natura. E’ per questo che il 37% di Next Generation EU (Recovery Fund) sarà speso per i nostri obiettivi del Green deal».

Quel vertice sulla Salute potrebbe tenersi con ogni probabilità a Roma, quando la presidenza del G20 sarà italiana. “E’ bello che l’Italia sia al centro della sfida per costruire una nuova sanità capace di tutelare la salute di tutti“,  ha commentato il ministro della salute Roberto Speranza su Facebook.

Inoltre Ursula von der Leyen ha indicato un altro obiettivo dell’Europa, che, sia pur indirettamente, si richiama a un obiettivo che è comune agli obiettivi politici sia del governo italiano, sia dei sindacati del nostro paese: “Tutti nell’Unione – ha detto la presidente – devono avere i salari minimi. Funzionano ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi“, ha aggiunto. “Gli europei vogliono uscire da questo mondo del coronavirus, da questa fragilità, fuori da questa incertezza. Sono pronti per un cambiamento e sono pronti ad andare avanti. Questo è il momento per l’Europa per allontanarsi da questa fragilità e verso una nuova vitalità”.

“Assicureremo che i soldi del Bilancio europeo e Next Generation Eu (Recovery Fund) siano spesi con le garanzie sullo stato di diritto. Questo non è negoziabile”, ha precisato. “A fronte dei grossi investimenti che abbiamo con Next generation Eu, dobbiamo rispondere alla nostra responsabilità e questi investimenti devono essere precisi, orientati al futuro e ed efficienti”.

Infine un riferimento alla Brexit: “Ogni giorno che passa, la possibilità di un accordo sulle relazioni future con il Regno Unito si allontana. Non abbiamo avuto i risultati sperati”, ha detto la presidente della Commissione europea: “L’Ue non farà mai marcia indietro sull’Accordo di divorzio, che non può essere cambiato unilateralmente“. Von der Leyen ha citato le parole della storica premier inglese Margaret Thatcher, che affermava l’importanza di non violare i trattati internazionali, perché, ha ricordato von der Leyen, “la fiducia è alla base delle relazioni”.

 

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