ISTAT: Salito a settembre il tasso di disoccupazione giovanile rispetto ad agosto, ma le cose vanno meglio rispetto allo scorso anno

Il tasso di disoccupazione a settembre è salito  di uno 0,3%  rispetto ad agosto, quello giovanile è aumentato lievemente (+0,2%) e si attesta al 31,6%. E’ quanto rileva l’Istat nelle stime preliminari. Dopo due mesi di diminuzione, a settembre è tornata a crescere la stima delle persone in cerca di occupazione (+3,2%, pari a +81 mila unità). L’aumento della disoccupazione si distribuisce equamente tra uomini e donne  e tra tutte le classi di età.

Ma rispetto a settembre 2017 il tasso di disoccupazione cala di 0,9 punti per gli uomini e di 1,3 punti per le donne. Il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni complessivo a settembre è al 34,5% in calo di 0,1 punti su agosto. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono diminuiti a settembre di 43.000 unità su agosto e di appena 19.000 unità su settembre 2017.

Il tasso di occupazione complessivo tra i 15 e i 64 anni a settembre (58,8%) è diminuito di 0,1 punti sul mese con la stessa riduzione per uomini e donne. Per i maschi il tasso di occupazione si attesta in questa fascia di età al 68% mentre per le donne è al 49,6%.

Nella fascia tra i 15 e i 24 anni il tasso di occupazione è al 17,3%, invariato su agosto. Tra i 15 e i 24 anni lavorano 1.019.000 persone (+6.000 su agosto) mentre i disoccupati sono 470.000.

A settembre gli occupati diminuiscono di 34.000 unità su agosto (-0,1%) mentre su settembre 2017 sono in aumento di 207.000 unità. Dopo la crescita registrata ad agosto si ha un calo del tasso di occupazione (al 58,8%). Gli occupati sono 23.308.000. Asettembre il calo dell’occupazione si concentra nei dipendenti permanenti (-77.000 unità) mentre aumentano gli occupati a termine (+27.000) e gli indipendenti (+16.000).

A settembre aumenta ancora l’età media dei lavoratori: nel mese – rileva l’Istat – gli over 50 al lavoro raggiungono quota 8.546.000 con un aumento di 22.000 unità rispetto ad agosto e di 333.000 unità rispetto a settembre 2017. La stretta sull’accesso alla pensione insieme al cambiamento demografico fanno sì che la fascia più anziana si avvicini per numero a quella centrale, tra i 35 e i 49 anni, che perde 55.000 unità su agosto e 154.000 unità su settembre 2017 arrivando a quota 9.655.000 occupati.

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