Invade l’arena politica il video di un Beppe Grillo scatenato in difesa del figlio Ciro (accusato con altri tre amici di aver stuprato due anni fa una ragazza in Sardegna)

Il video sul web di Beppe Grillo con la difesa del figlio accusato di stupro con altri ragazzi scatena dure reazioni anche tra i partiti. “Siamo distrutti.Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante”, il commento della famiglia della ragazza. La Lega accusa il fondatore del M5s di “garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente”. Durissimi i commenti degli esponenti del Pd: “Non si può colpevolizzare una vittima”.

Il caso irrompe nell’Aula della Camera all’apertura dei lavori. Il centrodestra attacca e chiede chiarimenti ma anche il capogruppo di Leu Federico Fornaro deplora il video del fondatore M5s. La prima a prendere la parola è la deputata di Fratelli d’Italia Lucaselli che chiede la convocazione immediata della conferenza dei capigruppo sul tema. Molto dure anche le critiche della deputata della Lega Ravetto e di Fi Valentini ma anche Leu critica “il garantismo a correnti alternate” del garante M5s.

Interviene anche Giulia Bongiorno a L’Aria Che tira su La7. “Questo video lo porterò in Procura – ha detto – perché reputo che sia una prova a carico”. “E’ una prova che documenta una mentalità dell’eufemizzazione, spesso usata dagli uomini per giustificarsi quando sono imputati” afferma Bongiorno, che su questa linea di difesa aggiunge: “Si dice alle vittime: state attente. Ma noi non ci facciamo intimidire!”

C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi , dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare”. Lo ha scritto Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo, in un commento – ripreso dal sito Open – al post su Fb di Maria Elena Boschi, dove la deputata di Italia Viva critica il video in cui Beppe Grillo difende il figlio Ciro e i suoi tre amici dall’accusa di stupro.

“Questo modo di concepire la giustizia, giocandola sui social e non nelle aule di tribunale, è aberrante. Ed è ciò che suo marito Beppe ha sempre fatto con i suoi seguaci: si chiama giustizialismo. Io invece aspetto e rispetto le sentenze, come tutti i cittadini”, dice Maria Elena Boschi rispondendo su Fb alla moglie di Beppe Grillo. “Parvin Tadjik, la moglie di Beppe Grillo, risponde al mio video di ieri dicendo che suo figlio è innocente, che la ragazza era consenziente, che ci sono le prove. Io non faccio il processo sui social, gentile signora. Le sentenze le decidono i magistrati, non i tweet delle mamme”.

Non è il solito Beppe Grillo quello che ha parlato ieri sui social: freddure e sfottò lasciano il posto alle urla di un padre che si schiera, platealmente, dalla parte di suo figlio. L’accusa che pende sulla testa del giovane Ciro è pesante: avrebbe partecipato insieme ad altri tre ragazzi ad abusare sessualmente di una studentessa. 

La difesa del fondatore del M5s (qui IL VIDEO DI GRILLO SU FB) è a tutto campo e immediata scatena una durissima reazione politica. Il tutto parte da una domanda (con annessa risposta) di Grillo: “Perché non li avete arrestati subito? Perché vi siete resi conto che non è vero che c’è stato lo stupro”. Quindi, la chiosa disperata, urlata: “Se dovete arrestare mio figlio perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera”.

Sono passati quasi due anni da quella notte del luglio 2019 quando, dopo una serata passata al Billionaire in Costa Smeralda, i quattro giovani avrebbero violentato – questa l’accusa – la 19enne milanese di origine scandinava in vacanza nel nord Sardegna con un’amica. Concluse le indagini a novembre 2020, la Procura di Tempio Pausania, competente per il territorio della Gallura, sta per tirare le fila dell’inchiesta. A breve trasferirà gli atti al Gup del Tribunale e si conoscerà la sua scelta: richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. I legali hanno ribadito come i ragazzi si siano dichiarati innocenti “fin dall’inizio dell’inchiesta”. 

Ora alla loro voce si somma anche quella, altisonante, di Grillo senior: “Una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa kitesurf e denuncia dopo 8 giorni è strano. E poi c’è un video in cui si vede un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande”, perché – dice Grillo –  sono quattro coglioni, non quattro stupratori“. 

Ma Beppe Grillo non è l’unico papà coinvolto in questa storia. Ci sono anche i genitori della studentessa che ha denunciato, i quali, attraverso una nota divulgata dall’avvocato Giulia Bongiorno, si dicono “distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante: cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati per sminuire e ridicolizzare il dolore sono strategie misere”.

Su fb il capo politico del M5s, Vito Crimi, scrive: Sono e siamo umanamente vicini a Beppe Grillo, un uomo e un padre che sta vivendo un dramma che non è augurabile a nessuno. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura, che accerterà la verità. Quando si ha a che fare con la vita delle persone, con vicende di una tale delicatezza, è più che mai opportuno che i fatti vengano trattati dai media evitando conclusioni affrettate e la ricerca di sensazionalismi“. 

Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente”, è scritto invece sul profilo twitter della Lega.

Sempre suTwitter il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano afferma: “Le parole di Grillo sono inaccettabili, tutta la solidarietà alla ragazza denigrata. Il M5S acceleri la sua transizione e con la guida di Conte abbracci sempre e comunque garanzie e principi dello Stato di diritto, quel video è semplicemente inconcepibile e da condannare“.

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