Imputato per bancarotta uno dei tre revisori che hanno bocciato il bilancio del Comune di Roma

Uno dei tre membri dell’OREF (l’organismo di revisione che ha bocciato in prima istanza il bilancio del Comune i Roma predisposto dalla giunta M5s) è imputato di bancarotta fraudolenta. Si chiama Marco Raponi, è un commercialista di Cori (provincia di Latina), che fu scelto nel febbraio scorso dall’ex prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, indicato nel 2015 dall’allora capo del governo Matteo Renzi per gestire il Campidoglio dopo aver fatto silurare il sindaco Ignazio Marino per mano del presidente Pd Matteo Orfini.

Come riferisce Il Fatto quotidiano, che ha dato oggi questa notizia,   “Raponi è imputato per bancarotta fraudolenta con l’accusa di aver sottratto o distrutto i verbali del collegio sindacale del Latina Calcio, con l’obiettivo di nascondere il crac in corso”. Il commercialista di Cori fu scelto dal commissario Tronca attraverso una selezione basata sul sorteggio informatico, come risulta dai verbali di Roma Capitale firmati appunto da Tronca.

Raponi ebbe cura di non inserire nel suo curriculum, nel quale si fa solo cenno a una “una situazione professionale”, che in realtà si riferisce alla vicenda del  vecchio Latina Calcio, fallito nel 2009, su cui ha indagato il pm Marco Giancristofaro giungendo alla conclusione che vi sono ipotesi di responsabilità per l’intero collegio sindacale della società calcistica che all’epoca gestiva la squadra, e che era presieduto proprio da Raponi.

Il processo, iniziato da pochi mesi, è ancora in corso e va ad intrecciarsi a vicende legate alla sanità e alla gestione di una clinica privata, oltre che alla squadra di calcio. Ma tutto lascia intendere a chi è stato attribuito il compito di valutare un bilancio complesso come quello del Comune di Roma: una persona, per di più, abituata ai conti di un comune come quello di Cori, che conta 11mila abitanti, cioè un decimo per più piccolo dei 15 municipi di Roma.

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