Il Tribunale di Siena assolve Berlusconi nel processo “Ruby ter” (più volte rinviato per malattia dell’imputato)

Nel processo Ruby ter il Tribunale di Siena ha assolto Silvio Berlusconi e il pianista Danilo Mariani dall’accusa di corruzione in atti giudiziari perché il fatto non sussiste.  La sentenza è stata emessa  dopo circa un’ora di camera di consiglio.

La sentenza odierna è invero arrivata un po’ a sorpresa. Appena ieri la difesa del Cavaliere, al processo milanese sempre per il procedimento Ruby ter, aveva spiegato di ritenere che quella di oggi nella città del Palio saebbe stta “un’udienza di carattere tecnico”, considerato il ‘debutto’ dei nuovi giudici. I quali, invece, hanno respinto la richiesta della difesa di Berlusconi di ascoltare altri tre testi (il ragioniere Giuseppe Spinelli, contabile di Berlusconi, il musicista Mariano Apicella e la moglie di Mariani, Simonetta Losi) dichiarando chiusa l’istruttoria.

L’aspetto singolare della vicenda sta nel fatto che la difesa di Belusconi aveva anticipato l’intenzione di presentare un’istanza di ricusazione del tribunale, ma il collegio ha deciso di andare avanti non ritenendo che “la mera esistenza di una dichiarazione di ricusazione possa comportare l’incapacità del giudice di procedere oltre nella discussione”. Così, dopo aver ascoltato le conclusioni delle parti, i giudici si sono ritirati in camera di consiglio e dopo poco più di un’ora hanno emesso la sentenza assolutoria.

Il processo era iniziato a febbraio 2018 ed era arrivato già alle conclusioni delle parti l’anno scorso, ma poi la sentenza era stata più volte rinviata per la richiesta della sua difesa di rinviare le udienze per “legittimo impedimento” (cioè con la motivazione di precarie condizioni di salute di Berlusconi, il quale si era fatto ricoverare in clinica con questa motivazione, che a molti era apparsa come un modo per sottrarsi al giudizio nel timore che potesse essere negativo).

Commenta per primo

Lascia un commento